Sono bastate poche settimane a Sarahah per diventare virale, ed è servito ancora meno tempo a Zachary Julian, analista di The Intercept, per trovare una importante anomalia nell’applicazione. Ricordiamo che Sarahah è un’applicazione sviluppata per lasciare un feedback ad altre persone iscritte all’applicazione, in maniera del tutto anonima.

È però emerso, grazie al monitoraggio del flusso di dati generato dall’applicazione, che vengono spediti al server dell’applicazione i dati relativi ai contatti presenti nel proprio telefono, senza che ce ne sia un apparente motivo. Zain al-Abidin Tawfiq, lo sviluppatore dell’applicazione, sostiene che i dati sarebbero necessari per una funzione non ancora implementata a causa di problemi tecnici.

La raccolta dati verrà rimossa con il prossimo aggiornamento, anche se lo sviluppatore tranquillizza gli utenti affermando che i dati non vengono memorizzati sui server di Sarahah. La raccolta dati, possibile grazie al permesso di accesso ai contatti, avviene sia sulla versione Android che su quella iOS ma al momento non serve a molto. In una prossima versione di Sarahah dovrebbe essere possibile cercare i propri amici che hanno installato l’app, ma per il momento gli utenti non sono certamente entusiasti che i loro dati siano stati raccolti in maniera poco chiara.