Nel 2010 il Comando delle Operazioni Speciali dello US Army(USSOCOM) ha avviato l’iniziativa ATAK (Android Tactical Assault Kit), un’applicazione Android disegnata per funzionare con Nett Warrior, una soluzione hardware da montare sul torace dei militari impegnati in azioni speciali.

Dopo una lunga fase di test preliminari nel 2013 è stato scelto Samsung Galaxy Note II come dispositivo ufficiale del programma il cui scopo è quello di fornire informazioni sui sistemi di combattimento e facilitare le comunicazioni con gli altri elementi della squadra.

Dopo quattro anni è arrivata la decisione di mandare in pensione il glorioso Galaxy Note II in favore di un iPhone 6S e il Comando delle Operazioni speciali ha motivato la scelta affermando che “la soluzione di Apple è più veloce e fluida, Android si blocca sempre“.

Difficile che dopo quattro anni uno smartphone pur ottimo com’è stato Galaxy Note II possa competere con un dispositivo che adotta una tecnologia molto più avanzata. La scelta appare quindi quantomai bizzarra, visto che, dati alla mano, dispositivi come Galaxy S7 o l’imminente Galaxy Note 7, ma anche un qualsiasi top di gamma del 2016 potrebbe competere ad armi pari con il top di gamma di Apple.

Anche la motivazione secondo cui iPhone 6S dispone di una grafica “chiara e incredibile” suona strana, visto che sono parecchi gli smartphone Android con display ad altissima risoluzione e che, a differenza del top di gamma Apple, possono contare su sistemi di protezione contro acqua e polvere.

Vedremo se iPhone 6S saprà essere longevo come il suo predecessore o se dovrà cedere il passo a qualcosa di più evoluto, magari una edizione speciale di Nexus pensata espressamente per le forze armate.