Siamo alle prese con un’altra idea per risolvere il problema della carica della batteria. Ormai gli scienziati ne tirano fuori una al giorno anche se, personalmente, devo ancora vedere applicazioni reali, e fatico ancora ad arrivare a sera con il mio smartphone.

Ma tant’è, nessuno può fermare il progresso, e questa volta il lampo di genio arriva dall’Inghilterra, dove un team ha realizzato uno smartphone in grado di ricaricarsi utilizzando il rumore dell’ambiente in cui ci si trova.

Il tutto è basato sull’effetto piezoelettrico, cioè la proprietà di alcuni materiali di produrre elettricità quando vengono deformati.

I ricercatori sono stati in grado di creare dei minuscoli generatori che, venendo investiti dalle onde sonore, si deformano, producendo così l’energia necessaria alla ricarica.

Per far questo hanno usato alcuni componenti chimici mescolati con l’ossido di zinco, con cui hanno ricoperto il device. L’ossido di zinco liquefatto ha formato dei minuscoli nanotubi, sensibili a tal punto da piegarsi al contatto con un onda sonora. Pensate che essi rispondono perfino alla voce umana: non serve quindi un rumore esagerato; il sistema è in grado di produrre i 5 volt necessari per la ricarica.

Con questo sistema il problema della batteria scarica sarebbe risolto, in quanto lo smartphone si troverebbe sempre – o quasi – in ricarica, a meno che non viviate soli in una casa insonorizzata, e con poca voglia di parlare al vostro device.

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