Nel giro di un paio di settimane Pokémon GO è riuscito a creare, oltre a tante situazioni spiacevoli e critiche, un vero e proprio commercio fatto di vendita di account e di gadget, come testimonia, ad esempio, eBay UK.

E’ diventato, per alcuni, un modo per fare soldi e per approfittare della passione, e forse anche dell’ingenuità in alcuni casi, di chi è un forte fan dei Pokémon e non vede l’ora di cimentarsi nella loro cattura e di aiutare la propria squadra nella conquista delle palestre.

Ciò nonostante Pokémon GO non sia il massimo in quanto a qualità generale: sono sempre più frequenti i blocchi dell’applicazione, i rallentamenti, le sincronizzazioni e soprattutto i down dei server, che sono stati presi di mira da un gruppo di hacker che si fa chiamare Poodlecorp.

Poodlecorp, senza mezzi termini, si è assunto la responsabilità per i down prolungati degli ultimi giorni che hanno reso Pokémon GO non giocabile per ore e ore e in più promette un nuovo massiccio attacco DDoS, causa già dei primi down, per il 1 agosto.

Niantic, che si occupa dello sviluppo di Pokémon GO, sta potenziando la rete di server con l’installazione di nuove postazioni per ogni paese europeo. Tuttavia questo non sembra sufficiente a gestire nemmeno il traffico attuale, figuriamoci quello generato da un attacco DDoS.

Ecco perché vi segnaliamo un utile strumento volto a monitorare lo stato dei server di Niantic e per conoscere in ogni momento se Pokémon GO è online o offline: potete trovarlo a questo indirizzo. A difesa di Pokémon GO, a sorpresa, si è schierato il celebre e stravagante, forse anche eccentrico, John McAfee, il quale afferma che non c’è niente di cui preoccuparsi per la privacy perché Pokémon GO è sicuro e non richiede alcuna autorizzazione a scopi malevoli.

Le applicazioni di cui preoccuparsi che accedono alle informazioni personali per fini malevoli sono altre, afferma John. E noi, dopo il polverone sollevatosi nei giorni passati, sentiamo di essere d’accordo con lui, almeno per questa volta.

Concludiamo con una curiosità che i giocatori più incalliti di voi troveranno senz’altro interessante. Dovete sapere che affinché il vostro avatar passi dal livello 29 al 30 sono richiesti 350 mila punti esperienza e che ne sono richiesti addirittura 500 mila al fine di passare dal 30 al 31.

lol pokemon go

Difficilmente riuscirete a raggiungere questi livelli in tempi brevi considerati i numerosi e lunghi down dei server, ma almeno ora sapete che in ogni caso è un’impresa ardua. Ci auguriamo che Niantic riesca a risolvere tutti i problemi e che la gente si dia una calmata, hacker compresi.