Potrebbe essere arrivata all’epilogo, almeno per come l’abbiamo conosciuta negli ultimi anni, l’avventura di Redcoon, azienda tedesca acquisita nel 2011 dal gruppo Media Markt (a sua volta facente parte del gruppo Metro AG, terzo gruppo mondiale della distribuzione), che in Italia controlla la catena Media World.

La convivenza tra lo store online e i negozi fisici della catena è stata fin da subito problematica, con i rivenditori che non hanno mai visto di buon occhio la presenza di una forte competizione interna. Attualmente il sito italiano Redcoon.it, così come il negozio su eBay, sono chiusi e il messaggio visibile sulla home page italiana lascia poco spazio all’immaginazione:

INFORMAZIONI IMPORTANTI PER I NOSTRI CLIENTI:

Dal giorno 28/06/2017 il sito web www.redcoon.it non è più attivo.

Per tutti i nostri Clienti, in caso di domande sulla garanzia del prodotto, danneggiamenti e rimborsi, è possibile contattare il Servizio Clienti tramite i seguenti indirizzi di posta elettronica

Seguono indirizzi email e l’indirizzo della sede legale di Redcoon Italia alla quale rivolgersi per ricevere chiarimenti. La vicenda ha portato per il momento alla chiusura del sito italiano, che nell’ultimo anno si era appoggiato esclusivamente alla logistica italiana di Media World. Nel frattempo in Germania e Polonia il sito risulta ancora accessibile anche se potrebbero pesare diverse scelte strategiche messe in atto per cercare di salvare la situazione.

Nello scorso mese di aprile era stata annunciata la chiusura degli store online di Redcoon in Austria, Spagna, Portogallo e nei Paesi del Benelux. Le motivazioni addotte da Media Markt erano riferite sostanzialmente alle perdite sostenute da Redcoon nel 2016 quando, nella sola Germania, il fatturato era sceso da 403 a 338 milioni di euro (rispetto al 2015), con perdite pari a 55 milioni di euro.

Sembra infine che Media Markt sia intenzionata ad annullare l’acquisto avvenuto nel 2011, chiedendo 300 milioni di euro a Reiner Heckel, Johannes Majdic e Jürgen Bartsch, precedenti proprietari dello store online. Le motivazioni del recesso starebbero nella presunta violazione delle leggi antitrust ma non sarà facile per la compagnia tedesca far valere le proprie ragioni.

Negli anni di partnership infatti il gruppo Media Markt ha comunque acquisito un notevole know how che ha messo a frutto nel proprio store online, e questo peserà quando le parti dovranno raggiungere un accordo.