Quello della diffusione dei malware è uno degli argomenti sempre più di attualità in ambito tecnologico e il Global Threat Index di Check Point ci svela quali hanno “mietuto” più vittime nel corso del mese di dicembre 2017.

Neanche a dirlo, a crescere sono i malware che sfruttano le CPU o le GPU degli ignari utenti per generare profitti e che, secondo Check Point, sono stati inseriti anche in alcuni siti Web principali, per lo più di streaming multimediale e servizi di condivisione di file, senza avvisare gli utenti.

Dato che i software ad-block hanno causato una drastica riduzione dei guadagni pubblicitari, pare che numerosi siti Web abbiano deciso di “monetizzare” sfruttando questa soluzione alternativa e nei prossimi mesi tale fenomeno sarà probabilmente sempre più comune.

I 10 malware più diffusi secondo Check Point sono nell’ordine Coinhive, Rig ek, Cryptoloot, Roughted, Fireball, Globeimposter, Ramnit, Virut, Conficker e Rocks.

In ambito mobile, invece, i tre malware più diffusi sono Triada (una backdoor per Android che garantisce i privilegi di superuser per il download di malware), Lokibot (un trojan bancario online che ruba informazioni e può anche trasformarsi in un ransomware, bloccando il telefono) e Lotoor (uno strumento che sfrutta le vulnerabilità di Android per ottenere i privilegi di root).