Fra gli effetti della Brexit, potrebbe esserci il ritorno ai costi aggiuntivi sul roaming estero per quanto riguarda gli utenti del Regno Unito, che al momento sta lavorando con l’Unione Europea proprio per arrivare a un accordo sugli scambi commerciali, che dovrebbe includere anche faccende di questo genere.

Il 29 marzo, data finale per il raggiungimento dell’accordo, si sta avvicinando e fra le conseguenze ci potrebbe essere proprio quella delle tariffe sul roaming, che non verrebbero più regolate dall’UE consentendo quindi agli operatori del Regno Unito di agire come meglio credono: ciò si traduce in aumenti dei prezzi o persino nella possibile e completa eliminazione del roaming dai pacchetti di alcune offerte. Il Department for Digital, Culture, Media and Sport ha già scritto una memo per sottolineare questa ed altre eventualità; nella memo inoltre ha disposto una tariffa massima di 45 £ che gli operatori possono arrivare ad imporre nel caso gli utenti superino la soglia dati del proprio piano telefonico, soglia che la stessa memo vuole che sia ben notificata.

Il Regno Unito, secondo quanto confermato da The Guardian, non sarà in grado di imporre le “vecchie” regolamentazioni dell’UE una volta conclusa la Brexit, lasciando quindi gli operatori liberi di scegliere: questi per ora hanno rassicurato di non avere piani nel cambiare la situazione, ma come ben sappiamo gli operatori telefonici possono riservare brutte sorprese e solo il tempo quindi ci mostrerà se manterranno la parola. Bisogna infatti ricordare che l’Unione Europea aveva introdotto il roaming libero proprio perché non ci si può fidare delle offerte che questi offrono ai propri clienti.