The best just got better – il meglio è diventato ancora migliore. Questo è lo slogan con cui è stato presentato HTC One (M8), edizione 2014 del One dello scorso anno. Lo slogan, per una volta, non è errato  né frutto di strategie di marketing: è tutto vero. Il miglior smartphone del 2014 è stato reso – incredibilmente – migliore. Anche se non sembrava possibile, HTC è riuscita nella missione.

Partiamo parlando dell’evento e della location scelta e allestita da HTC a Milano. La presentazione è avvenuta in contemporanea a Milano, Londra e New York. L’evento meneghino è stato ospitato al Palazzo Del Ghiaccio, il cui spazio candido è stato arricchito da numerose luci colorate e da un cubo su cui venivano proiettate immagini  di vario genere con un grande impatto visivo.

La presentazione ha avuto luogo all’interno del cubo ed è stata molto scenografica e, anche se non sono mancati i problemi tecnici per lo streaming da New York, è stata molto piacevole e significativa. Inutile dire che tutti i presenti conoscevano già a perfezione ciò che sarebbe stato presentato – e non sono mancate le battute in questo senso prima di entrare nel Palazzo del Ghiaccio.

Dopo un breve spettacolo di “magia” siamo riusciti a mettere finalmente le mani sullo smartphone. La prima sensazione è quella di leggerezza: anche in confronto con smartphone recenti e non certo pesanti come Nexus 4 e Nexus 5, HTC One risalta per il peso decisamente ridotto e ben distribuito in tutto il dispositivo. La seconda sensazione è quella di liscezza del corpo in alluminio, lavorato con un procedimento particolare proprio per essere liscio ed offrire una superficie esteticamente splendida e molto piacevole al tatto. L’alluminio è infatti stato spazzolato utilizzando una tecnica che ha chiesto ben tre mesi di test prima di poter essere finalizzata.

Tra l’altro, la percentuale di superficie realizzata in alluminio è passata al 90%, rispetto all’80% circa del precedente modello. Adesso è davvero un pezzo unico di alluminio che corre tutto intorno al corpo del dispositivo e lo avvolge totalmente. È stata migliorata anche la curvatura degli spigoli, che ora rendono più piacevole l’impugnatura.

Inutile dire che le prestazioni sono di altissimo livello e regalano un’esperienza estremamente fluida e veloce, così come il predecessore. L’hardware impiegato è il top al momento disponibile e l’unica possibile pecca per i più sofisti potrebbe essere la presenza di 2GB di RAM anziché di 3GB. Per maggiori informazioni potete leggere il nostro articolo dedicato.

La fotocamera è contemporaneamente il tallone d’Achille e la più grande forza di questo dispositivo. Partiamo con la nota dolente: il sensore è lo stesso Ultrapixel da 4 megapixel impiegato sul One M7 dell’anno passato. L’aspetto positivo, però, è che ora è possibile utilizzare il One per fare ciò che, finora, si riteneva ancora molto lontano nel futuro: mettere a fuoco diversi punti della fotografia dopo che questa è stata scattata.

Il principio è simile a quello della fotocamera a campo luminoso Lytro, le prima ad essere commercialmente disponibile al pubblico (anche se a prezzi tutt’altro che popolari). In questo caso è possibile mettere a fuoco differenti punti della foto grazie alla Duo Camera, una fotocamera secondaria da 2.1 megapixel che funge da sensore di profondità.

I risultati sono strabilianti e, da quel poco che abbiamo potuto provare, si tratta di una vera rivoluzione nel campo della fotografia mobile. La possibilità di rimettere a fuoco una foto sul soggetto desiderato e di aggiungere selettivamente effetti allo sfondo o a certi elementi di una composizione è davvero un balzo in avanti che può far felici molte persone. Gli scatti “casuali” assumono ora tutt’altro significato.

La prima impressione è decisamente ottima. HTC ha svolto un lavoro eccellente che speriamo possa essere ripagato con vendite altrettanto buone. Potete pre-ordinare One M8 già da ora su Amazon seguendo questo link.