Quando Andy Rubin ha lasciato il comando della divisione Android all’interno di Google nelle mani di Sundar Pichai, alcuni avevano immaginato per lui un futuro fatto di sperimentazioni e di creazioni di “umanoidi”, più volgarmente detti robot. Nonostante queste fossero solo le impressioni di alcuni, oggi veniamo a conoscenza del fatto che invece tutto corrisponde alla realtà.

In un’intervista al New York Times, Andy Rubin, creatore vero e proprio di Android, svela alcuni particolari della sua nuova occupazione all’interno di Google, ma non vengono forniti proprio tutti i dettagli in quanto si tratterebbe di un progetto abbastanza segreto. Andy Rubin ha da sempre avuto una grande passione, cioè quella di costruire robot, ma non ha mai avuto la possibilità e l’opportunità di mettere in pratica quello che desiderava fare.

Andy, secondo un curriculum del 2007, ha cominciato a lavorare alla Carl Zeiss come Robot Engineer, cioè come Ingegnere della robotica, e poco tempo dopo fu ingaggiato da Apple come Ingegnere di produzione prima di passare poi a progettare computer. Solo quando poi arriva a Google, Andy inizia a lavorare al progetto Android, di cui è il fondatore, e la scelta del nome per il sistema operativo non è un caso. In Apple, infatti, molti conoscevano la sua grande passione, cioè quella di costruire robot, ed infatti egli stesso veniva chiamato “Android“. Così Andy Rubin ha ben pensato di associare questo nomignolo che gli avevano attribuito al sistema operativo di cui aveva cominciato a curare i primi sviluppi.

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Andy Rubin conferma inoltre che la nuova divisione nella quale vengono ideate nuove “parti” dei robot differisce dai laboratori Google X, in cui vengono sviluppate cose differenti come palloni aerostatici WiFi, auto senza pilota ed altro.

Negli ultimi tempi Google ha acquisito alcune aziende produttrici di robot, ben 7, e non è ancora perfettamente chiaro su quale tipologia di robot Rubin stia lavorando. Stando però ad informazioni provenienti da persone vicine al progetto, si tratta di robot che non saranno venduti ai consumatori ma saranno destinati alla produzione di dispositivi, quindi si tratterà di robot “da catena di montaggio”, che però dovrebbero avere un aspetto “umano”, ovvero potranno muoversi per raggiungere un preciso punto e prendere oggetti con le braccia come una persona.

Per Andy Rubin, questo è il miglior lavoro del mondo:

La mia storia è piena di hobby che si sono trasformati in un lavoro. Questo è il lavoro più fantastico al mondo. Quando sei un ingegnere ed uno sperimentatore, cominci col pensare a cosa vorresti costruire per te stesso.

Ed ora che Google gli ha dato questa possibilità, vedremo se questi robot saranno realmente destinati solo alla produzione oppure se anche ai consumatori; magari non subito.

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