Passi in avanti per la questione relativa alla fatturazione a 28 giorni con la sentenza del Consiglio di Stato arrivata oggi relativa al ricorso di Vodafone, NRG 9570/2018, che segue il ricorso avanzato dagli altri operatori nei mesi passati. Si parla di rimborsi, e in sostanza viene confermata la legittimità dell’operato dell’AGCOM al riguardo.

La sentenza approva l’operato dell’AGCOM

Dopo l’ultima multa destinata a vari operatori relativa alla fatturazione a 28 giorni, questione di pochi giorni fa, la storia continua con una sentenza che blocca il ricorso di Vodafone contro l’AGCOM.

Si accenna in dettaglio alle contestazioni dell’operatore nei confronti delle ordinanze previste dall’Autorità Garante, che prevedevano lo storno o la restituzione dei giorni erosi in seguito alla politica della fatturazione a 28 giorni.

Ma la sentenza in questione, numero 00879/2020 e arrivata nella giornata di ieri, conferma il potere dell’AGCOM di assumere tali misure a favore degli utenti, e sottolinea inoltre che tale obbligo restitutorio costituisce soltanto uno degli effetti del ripristino della fatturazione mensile.

Di qui l’assegnazione all’AGCOM della potestà di imporre agli operatori, in tal caso a Vodafone, l’obbligo di corrispondere un indennizzo al riguardo, indennizzo che consiste nell’erogazione gratuita e automatica della prestazione, a rimborso della quantità di denaro richiesta agli utenti con la fatturazione a 28 giorni.

Viene perciò respinto l’appello di Vodafone e, di conseguenza, confermata la legittimità delle procedure messe in conto dall’AGCOM per i rimborsi relativi alla fatturazione a 28 giorni. Chi fosse interessato a leggere la delibera integrale può farlo a questo indirizzo.

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