Corning ha ufficializzato Gorilla Glass 6, l’evoluzione della protezione di vetro più impiegata sui gadget con touchscreen. Secondo l’azienda la nuova generazione è fino a due volte migliore della precedente, e può sopravvivere a 15 cadute da un metro di altezza.

Nonostante i risultati siano frutto di test in laboratorio mentre la sopravvivenza “reale” dipenda dall’angolazione e dalla superficie dell’impatto, Gorilla Glass 6 dovrebbe comunque essere un apprezzabile passo avanti rispetto al Gorilla Glass 5 impiegato oggi sulla quasi totalità dei top di gamma.

Non è migliorata tuttavia la resistenza ai graffi, quindi gli stress test del futuro come quelli di JerryRigEverything non dovrebbero dar luogo a risultati differenti da quelli attuali. Secondo Corning, contrariamente a quel che si è portati a pensare, gli smartphone odierni con superfici tattili sempre più ampie non soffrono una minore resistenza agli impatti.

Anzi, a detta dell’azienda, i prodotti borderless sono più resistenti dei loro predecessori che, proprio a causa delle cornici, tendevano a criccarsi con maggiore facilità. Le lastre di Gorilla Glass 6 sono già in produzione quindi pronte per essere montate sui primi smartphone: le vedremo in commercio nel corso dei prossimi mesi.

Corning ha annunciato un’altra evoluzione del pannello in vetro che riguarda gli indossabili. Si tratta di Gorilla Glass DX e DX+ – con il secondo migliore per la resistenza alle abrasioni – nati con l’obiettivo di abbattere i riflessi.

Obiettivo centrato: l’azienda afferma di essere riuscita a ridurli del 75% rispetto alla generazione precedente e ciò ha permesso di aumentare il contrasto del 50% a parità di luminosità. Quest’ultimo aspetto sui wearable ha un vantaggio pratico non da poco: poter utilizzare una luminosità più bassa consente di gravare meno sulla batteria, a tutto vantaggio dell’autonomia.