Anche se Ubuntu è e rimarrà sempre gratuita, Canonical deve pagare gli ingegneri ed i programmatori che si impegnano così tanto nel creare la più diffusa distribuzione Linux al mondo. Anche se la maggior parte dei proventi deriva dall’assistenza alle aziende e da collaborazioni varie, non è detto che aprire un canale per le donazioni degli utenti sia un fatto negativo – anzi! Detto, fatto.

Canonical ha creato un form sul proprio sito tramite cui è possibile donare una cifra a propria discrezione quando si sta scaricando Ubuntu, differenziando anche lo scopo che si vorrebbe che quei soldi avessero: è possibile scegliere di donare per migliorare il desktop, per ottimizzare meglio il sistema per i giochi, per migliorare il supporto all’hardwre ma anche per sviluppare una versione tablet e smartphone di Ubuntu.

Molto spesso gli utenti Android sono anche utenti Linux (me compreso!) e viceversa, quindi l’interesse anche da parte della comunità Android è alto. D’altronde la stessa Canonical ha creato “Ubuntu for Android”, che va a creare un’interfaccia usabile anche con tastiera e mouse sul proprio telefono – basti pensare ad una docking station collegata ad un monitor per comprenderne l’utilità.

Ma una versione mobile del sistema sarebbe una cosa differente e molto più interessante. Se gestita bene e lanciata correttamente potrebbe rivelarsi un successo. Voi che ne pensate? Comprereste uno smartphone o un tablet con Ubuntu?

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