Le reti WiFi sono una delle invenzioni migliori degli ultimi vent’anni: consentono di connettersi alle reti senza necessità di cavi e con una configurazione minima. Quale sia l’impatto che hanno sulla salute, però, è ancora un mistero; non ci sono ancora abbastanza dati a riguardo per poter trarre delle conclusioni. Cinque studentesse di una scuola superiore svedese hanno però scoperto che le piante non crescono nei dintorni dei router.

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Le ragazze si erano accorte che dormire di fianco al cellulare acceso causava loro mal di testa e difficoltà di concentrazione, dunque hanno chiesto alla scuola di poter effettuare degli esperimenti sugli effetti delle radiazioni dei cellulari sugli umani ricevendo però una risposta negativa per mancanza di risorse. Non dandosi per vinte, le studentesse hanno deciso di sperimentare gli effetti dei router WiFi sulle piante. Hanno quindi piantato del crescione inglese in sei piatti e li hanno posti in una stanza con due router WiFi. In un’altra stanza hanno piantato lo stesso numero di semi senza però affiancare loro dei router.

In 12 giorni i semi nella stanza senza router sono germogliati e sono cresciuti, mentre i semi nella stanza con i router sono morti o non sono cresciuti. Le implicazioni non sono immediate poiché non si è trattato di un test scientifico, ma lo sforzo è valso alle studentesse un premio ad una competizione regionale. Un professore di neuroscienze del Karolinska Institute si è detto interessato a portare avanti l’esperimento in un ambiente controllato e con un metodo più rigoroso per verificare quanto scoperto dalle ragazze. Cosa risulterà da studi ulteriori non è dato sapere, ma intanto evitate di dormire vicino ad apparecchi radio attivi e mettete il telefono in modalità aereo!

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