Il modello base di Google Pixel 10 rappresenta lo smartphone ideale per chi vuole il meglio della gamma Pixel senza dover spendere le cifre richieste dalle varianti Pro, ma forse non tutti sanno che la memoria RAM in dotazione non viene sfruttata per intero dal sistema. Per fortuna c’è un piccolo trucchetto per ovviare a questo problema.
Chi ha già acquistato Google Pixel 10 (qui la nostra recensione) ha probabilmente notato che, dopo diversi giorni di utilizzo, la fluidità non è sempre quella che ci si aspetterebbe da uno smartphone con 12 GB di RAM. Il motivo risiede dietro una precisa scelta di Google e ha a che fare con le funzionalità di intelligenza artificiale on device.
Il colosso di Mountain View ha infatti deciso di riservare una parte della memoria RAM di tutti i modelli di Google Pixel 10 al suo motore di intelligenza artificiale. Nello specifico, 3,5 GB di RAM vengono bloccati e destinati in maniera permanente al Tensor TPU, il chip dedicato alle funzioni IA dello smartphone.
Facendo quindi un rapido calcolo, ai possessori di un Google Pixel 10 restano soltanto circa 8,5 GB di RAM effettivamente utilizzabili per le operazioni quotidiane che, sebbene non siano pochi in senso assoluto, possono rappresentare un collo di bottiglia per chi utilizza lo smartphone in maniera intensiva e con molte applicazioni aperte.
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Basta un semplice trucco per liberare la RAM di Google Pixel 10
C’è però un piccolo trucchetto, attivabile dalle impostazioni di sistema, per “sbloccare” la RAM tenuta da parte per il Tensor TPU e poter effettivamente sfruttare tutti i 12 GB di RAM del dispositivo. Per farlo dovrete semplicemente:
- aprire le impostazioni di Google Pixel 10;
- selezionare “App”;
- cliccare su “Mostra tutte le app”;
- nell’icona con i tre puntini presente in alto a destra selezionare “Mostra sistema”;
- trovare “AI Core” nell’elenco e disabilitare il servizio.
In questo modo verranno immediatamente liberati i 3,5 GB di RAM riservati al chip IA, permettendo allo smartphone di sfruttare l’intera dotazione di memoria. Questa operazione ha però un rovescio della medaglia poiché, senza memoria costantemente dedicata, le funzioni di intelligenza artificiale on device potrebbero risultare meno reattive.
Si tratta quindi di una scelta personale: chi usa spesso queste funzionalità, come la generazione di testi o l’elaborazione delle immagini tramite intelligenza artificiale, potrebbe voler mantenere attiva la gestione standard. Chi invece preferisce puntare tutto sul multitasking e sulla massima fluidità del sistema potrebbe trovare molto utile questo “trucchetto”.
Alla fine possiamo considerarlo un compromesso ragionevole, perché sebbene l’intelligenza artificiale sia parte integrante dell’esperienza con Google Pixel 10, siamo sicuri che la maggior parte dei suoi possessori utilizzi queste funzionalità in maniera sporadica. In quei casi una reattività leggermente ridotta di queste funzioni passa quasi inosservata, ma ne guadagna l’esperienza quotidiana generale.
Per chi invece desidera una reattività estrema in qualunque situazione, mantenendo al tempo stesso una parte di memoria RAM destinata all’intelligenza artificiale, la soluzione ideale ricadrebbe su Google Pixel 10 Pro o Google Pixel 10 Pro XL, che arrivano di fabbrica con 16 GB di memoria RAM. Questo trucchetto è applicabile anche a questi modelli della gamma, ma la dotazione di RAM superiore rispetto al modello base lo rende pressoché superfluo.
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