Torniamo a occuparci di Google Pixel 9a, lo smartphone Android di fascia media che Google ha ufficializzato a metà marzo ma che sarà in vendita sul mercato italiano a partire dal prossimo 14 aprile, in ritardo rispetto alle previsioni iniziali a causa di alcuni problemi dell’ultimo minuto.
Noi abbiamo avuto già modo di mettere le mani su questo smartphone (qua sotto potete vedere la nostra video anteprima) in una sorta di “primo contatto” ma il portale PBKreviews ha già avuto modo di realizzare un teardown (smontaggio) dello smartphone. Andiamo a scoprire cosa nasconde al suo interno il nuovo Pixel 9a.
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Google Pixel 9a protagonista nel primo video teardown
Google Pixel 9a in colorazione Obsidian è protagonista di un video teardown realizzato dal canale PBKreviews che ha svelato come è fatto all’interno lo smartphone Made by Google, partendo dalla parte posteriore, anche se l’obiettivo finale dello smontaggio era quello di valutare la riparabilità del dispositivo.
Prima di procedere all’analisi un po’ più dettagliata sui segreti che possiamo carpire da questo teardown (che potete guardare qua sotto), partiamo proprio dal giudizio sulla riparabilità: Pixel 9a ha ricevuto un voto di 7,5 su 10.
Cosa possiamo apprendere dal teardown?
Come anticipato, il video mostra nel dettaglio il processo di smontaggio del Google Pixel 9a: inizialmente, viene estratto il carrellino della SIM (che presenta un anello di gomma per ridurre il rischio di infiltrazioni d’acqua, ricordiamo che lo smartphone gode della certificazione IP68) e, successivamente, viene rimosso il pannello posteriore (in plastica) sfruttando il calore e uno strumento per fare leva.
Una volta aperto, il passaggio successivo consiste nella rimozione di sedici viti (Torx T4) che tengono in sede una copertura (sempre in plastica) per tutta la componentistica interna che ospita il flash LED, l’NFC, la bobina per la ricarica wireless e uno strato di grafite per lo smaltimento del calore.
La batteria da 5.100 mAh, il cui connettore è protetto da una piastra metallica fissata grazie a una singola vite, è mantenuta in sede da un adesivo particolarmente tenace, la cui rimozione richiede l’uso di alcol isopropilico. Sotto la batteria è presente una camera di vapore in rame, presente in precedenza solo sui modelli di punta.
Sulla scheda madre sono alloggiate le fotocamere principale e ultra-grandangolare. Un aspetto da notare è che la porta di ricarica è saldata direttamente alla scheda madre, il che potrebbe complicare eventuali riparazioni. La fotocamera frontale e i vari sensori sono collegati tramite pratici connettori a pressione. Per quanto riguarda i componenti principali, come il SoC e le memorie (RAM e ROM), questi sono dotati di pasta termica e cuscinetti termici per ottimizzare la dissipazione del calore.
Nel video viene evidenziato come la sostituzione dello schermo su Google Pixel 9a possa essere effettuata aprendo lo smartphone dalla parte frontale. Il motorino della vibrazione e lo speaker principale sono fissati con adesivo. I pulsanti fisici possono essere rimossi dopo aver smontato una piccola piastra metallica. Infine, il lettore delle impronte digitali risulta essere inserito nella parte posteriore dello schermo.



In generale, quindi, sembra che Google Pixel 9a porti con sé luci e ombre per quanto concerne la riparabilità, non mostrando troppi passi in avanti rispetto al predecessore. A tal proposito, quelli di PBKreviews sottolineano che “se accidentalmente inserisci lo strumento per estrarre il carrellino della SIM nel foro sbagliato, non devi preoccuparti”; questo perché il microfono è protetto da un filtro che elimina questo rischio.