Formalmente, Donald Trump, vincitore delle ultime elezioni statunitensi, presterà giuramento e assumerà l’incarico di presidente solamente il prossimo 20 gennaio. Ma delle ripercussioni ad alcune sue dichiarazioni si stanno iniziando a vedere. La politica internazionale degli Stati Uniti nei prossimi anni dovrebbe avere come cardine l’imposizione di dazi sui beni importati, soprattutto dalla Cina.
Con l’obiettivo di riportare gli stabilimenti produttivi nel paese, Trump vorrebbe imporre dazi del 20% su tutte le importazioni e fino al 60% su quelle provenienti dalla Cina. Tali decisioni si ripercuotono, ovviamente, sul settore tech, che dalla Cina importa non solo dispositivi, ma anche componenti e materie prime. È per questo motivo che Samsung avrebbe deciso di ricorrere al vetro per la realizzazione dei backplane dei suoi prossimi device pieghevoli.
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Le ragioni, non solo politiche, dietro la scelta di Samsung
Samsung Display, la consociata di Samsung Electronics che si occupa di progettare e produrre i display dei device del colosso sudcoreano, starebbe pianificando di ricorrere al vetro per i prossimi smartphone foldable. In particolare il vetro verrebbe utilizzato per i backplane, il supporto tra la cerniera e il pannello di un telefono pieghevole. Attualmente i backplane sono realizzati in titanio e Galaxy Z Fold SE utilizza materie prime provenienti prevalentemente da produttori cinesi. Con il cambio della politica statunitense potrebbe risultare più conveniente ridurre la dipendenza dal titanio in quanto potrebbe andare incontro a un aumento dei costi di importazione.
Sulla stessa scia di Samsung anche Apple che da quanto emerso da alcuni rapporti avrebbe deciso di abbandonare le montature in titanio sui prossimi iPhone 17 Pro e iPhone 17 Pro Max. Una decisione particolare se si considera che il colosso di Cupertino ha utilizzato il titanio per la prima volta solamente due anni fa con iPhone 15 Pro facendone uno dei principali punti di forza.
La Cina è a oggi il principale produttore di titanio al mondo e se le previsioni dell’amministrazione Trump di imporre dazi così elevati dovesse venire confermata è evidente come i produttori di smartphone (ma non solo) debbano trovare delle alternative.
Le questioni geopolitiche non sembrano essere le uniche alla base della decisione di Samsung e Apple. Il titanio, oltre a essere più costoso dell’acciaio inossidabile (materiale utilizzato nei device premium di Apple prima dell’introduzione del titanio) sembrerebbe non offrire vantaggi significativi. Non c’è, infatti, una riduzione del peso dei device e per i prossimi smartphone i due leader del settore sembrano interessati a puntare molto su questo fattore. Questo potrebbe spiegare il perché Apple stia passando all’alluminio (attualmente in uso sui device non Pro) invece di tornare all’acciaio inossidabile (che è più pesante dell’alluminio).
Tornando a Samsung, in questi anni il colosso sudcoreano ha utilizzato diversi materiali per i backplane di Galaxy Z Flip6, Galaxy Z Fold6 e Galaxy Z Fold SE. Galaxy Z Flip6, infatti, utilizza un metallo denominato Steel Use Stainless (SUS), Galaxy Fold6 una plastica rinforzata con fibra di carbonio e Galaxy Z Fold SE il titanio.
Il cambio di strategie che Samsung Display sta valutando orientandosi verso il vetro potrebbe vedere i primi effetti non prima del 2026. Nel frattempo Samsung Display sta sviluppando una tecnologia per rendere i pannelli pieghevoli in grado di riconoscere gli stilo senza l’uso di un digitalizzatore (il componente che permette ai dispositivi touch di riconoscere input fisici traducendoli in segnali digitali), come avviene attualmente nei Galaxy S Ultra e Fold. Questa innovazione potrebbe permettere a Samsung di produrre dispositivi pieghevoli più sottili e leggeri. Per esempio, il prototipo Fold SE, privo di digitalizzatore, aveva uno spessore di 10,6 mm rispetto ai 12,1 mm del Z Fold6.
Il cambio dell’amministrazione USA però potrebbe avere molte altre ripercussioni nel settore tech, ne abbiamo parlato più dettagliatamente nel nostro approfondimento su TuttoTech.