Buone notizie per gli utenti Xiaomi che desiderano avere il proprio device sempre aggiornato: il team di sviluppatori del colosso cinese, infatti, ha dato il via alle procedure di rilascio dell’aggiornamento mensile di aprile.

Stando a quanto è possibile apprendere, per alcuni smartphone del produttore cinese l’aggiornamento con le patch di sicurezza di aprile è già pronto e a riceverlo sono stati i seguenti modelli: Redmi Note 11T 5G / POCO M4 Pro 5G, Xiaomi Mi 10 Ultra, Redmi K50G, Xiaomi 12X, Xiaomi 13 Ultra, Redmi Note 12S, Xiaomi 11T e POCO X3 Pro.

Ovviamente la disponibilità di questi aggiornamenti può variare di Paese in Paese ma i loro possessori possono comunque essere certi che l’update è in arrivo.

Per gli altri modelli, invece, ci sarà da avere pazienza ancora per qualche giorno.

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Xiaomi App Store saluta il supporto a 32-bit

Sempre a proposito del colosso cinese, nelle scorse ore ha annunciato che a partire dall’8 maggio 2023 nel suo store non saranno più pubblicate nuove applicazioni a 32-bit, aggiungendo che gradualmente il produttore rimuoverà tutte le app che non supportano l’ecosistema a 64-bit.

In particolare, a partire dall’1 luglio 2023 l’App Store di Xiaomi inizierà a eliminare le app che non sono compatibili con il sistema a-64 bit e tutte le applicazioni che non sono state aggiornate per soddisfare questo requisito entro tale data non saranno più disponibili.

Il colosso cinese, pertanto, consiglia agli sviluppatori di apportare tutte le necessarie modifiche il prima possibile, in modo da assicurarsi che le loro app rimangano accessibili agli utenti.

Questa decisione di Xiaomi ha lo scopo di migliorare le prestazioni delle app Android, riducendo allo stesso tempo il consumo energetico e il colosso cinese continuerà a promuovere la tecnologia a 64-bit, in modo da garantire che le app in esecuzione sui suoi device siano ottimizzate per offrire le migliori prestazioni possibili.

Per quanto riguarda gli utenti, invece, tale novità probabilmente non avrà un impatto significativo, in quanto la maggior parte delle app disponibili è già stata adattata all’architettura a 64-bit.