La serie Google Pixel con il passare degli anni ha conquistato sempre più appassionati di tecnologia e addetti ai lavori e ciò non soltanto per le grandi prestazioni che questi smartphone garantiscono per esempio in ambito fotografico ma soprattutto per il supporto offerto dal colosso di Mountain View a livello software, sia per quanto riguarda gli aggiornamenti rilasciati con cadenza mensile che per il pacchetto di applicazioni esclusive e, in alcuni casi, con delle chicche uniche.
Lo staff di Android Authority ha deciso di guardare al futuro e, grazie ad una fonte anonima ma che comunque ritiene affidabile, ha provato a fare una previsione di ciò che dovrebbe arrivare nei prossimi tre anni.
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Cosa possiamo aspettarci dalla serie Google Pixel fino al 2025
Iniziando dal 2023, in primavera, nel periodo del prossimo Google I/O, il colosso di Mountain View dovrebbe lanciare due smartphone con nome in codice “lynx” e “felix”: il primo dovrebbe essere Google Pixel 7a e il secondo invece sarebbe il tanto chiacchierato Google Pixel Fold.
Nella parte finale del prossimo anno, probabilmente ad ottobre, dovrebbero arrivare “shiba” e “husky”, ossia rispettivamente Google Pixel 8 e Pixel 8 Pro, smartphone che non dovrebbero presentare grandi differenze rispetto ai loro predecessori e che saranno animati da Google Tensor G3, processore che dovrebbe avere come nome in codice “zuma”.
Se nel 2023 non dovrebbero esservi rivoluzioni rispetto a quest’anno, il 2024 potrebbe essere più ricco di novità: il colosso di Mountain View, infatti, potrebbe decidere di non lanciare “akita”, alias Google Pixel 8a, da rinviare così all’anno successivo (molto dovrebbe dipendere dalle vendite che farà registrare Pixel 7a), dando il via ad una politica di lancio con cadenza biennale.
In autunno dovrebbe arrivare la serie Google Pixel 9, che per la prima volta potrebbe vantare 3 modelli: alla versione base (che dovrebbe essere molto simile a quella della generazione precedente), infatti, si dovrebbero affiancare due varianti Pro, una con display da 6,7 pollici (con nome in codice “komodo”) e l’altra con schermo da 6,3 pollici (con nome in codice “caiman”).
Tutti e tre gli smartphone dovrebbero essere animati da Google Tensor G4, nome in codice “redondo”.
Per quanto riguarda gli smartphone pieghevoli, probabilmente il colosso di Mountain View guarderà la risposta degli utenti prima di decidere se lanciare subito una seconda generazione di Google Pixel Fold.
Passando al 2025, le strategie di Google saranno condizionate dai risultati fatti registrare dagli smartphone lanciati nei due anni precedenti e un’ipotesi prevede il lancio di quattro modelli per la serie Google Pixel 10: oltre a quello base e alle due versioni Pro (una con display più grande e l’altra con schermo più piccolo), vi potrebbe essere una variante pieghevole in stile Samsung Galaxy Z Flip.
L’altra ipotesi prevede sempre il lancio di quattro modelli ma invece di quello pieghevole vi sarebbe un secondo telefono “base”, in modo da avere 2 versioni “vanilla” e 2 “Pro”, entrambe con un device piccolo e uno grande, proprio come fa Apple con iPhone.
In sostanza, sembra che Google per il prossimo triennio proverà a prendere spunto dalle due aziende leader del mercato, Samsung e Apple.