Samsung ha deciso di sospendere le spedizioni di prodotti, dagli smartphone ai chip, dirette in Russia; la decisione segue quando fatto da altri grandi brand come Apple e Microsoft in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.

Samsung blocca le esportazioni in Russia

Lo stop alle esportazioni riguarda tutti i prodotti del colosso sud coreano, come detto includendo smartphone, microchip e elettronica di consumo. Samsung ha inoltre donato 6 milioni di dollari per gli sforzi umanitari nella regione.

Operare economicamente in Russia starebbe diventando inoltre molto complesso, sia a causa delle sanzioni imposte al paese, sia per i blocchi nelle transazioni e il crollo del Rublo, la moneta russa.

La decisione di Samsung segue quanto già comunicato da altri grossi nomi nel settore tecnologico, da Microsoft ad Apple, la quale ha non solo bloccato le vendite di iPhone e limitato i servizi Apple Pay in Russia, ma ha anche rimosso le app RT News e Sputnik News dall’App Store al di fuori del paese.

Anche HP – il primo fornitore di PC in Russia – e Intel hanno deciso di bloccare le esportazioni verso il paese.

Prima della scelta di Samsung, Mykhailo Fedorov, vice primo minostro Ucraino, aveva scelto Twitter e una lettera indirizzata al vicepresidente del colosso tecnologico per chiedere aiuto e in particolare la cessazione delle forniture tecnologiche alla Russia; l’obiettivo sarebbe quello motivare i giovani russi a prendere posizione contro l’invasione portata avanti dal Cremlino.

Importante sottolineare come Samsung sia il primo venditore di smartphone in Russia, con una fetta di mercato che arriva al 30%.