“Frigorifero, ordinami un kilo di pomodori dal supermercato!”, “lavatrice, fammi il bucato per le 11!”, “luci di casa, accendetevi!”. Tante frasi che abbiamo magari sentito in qualche film in cui veniva rappresentato un futuro lontano in cui tutto è comandato dalla voce. Anche se ci vorrà ancora del tempo prima di arrivare a quei livelli, ci stiamo avvicinando molto e ARM ha appena presentato una nuova linea di processori per rendere ciò che ci circonda più smart: gli ARM Cortex-M7.

Si tratta di un insieme di processori a basso consumo pensati per rendere più potenti gli oggetti dell’Internet delle Cose (o Internet of Things, se preferite la forma anglosassone) e non solo. Rispetto al predecessore, il Cortex-M4, il Cortex-M7 risulta avere un’efficienza energetica doppia e prestazioni decisamente più elevate.

ARM Cortex-M7 assomiglia più ad un microcontrollore che ad un microprocessore: manca infatti la MMU (memory Management Unit) che si occupa di gestire i trasferimenti da e alla memoria centrale nei sistemi con CPU più avanzate e con sistemi operativi general-purpose. Questo significa, ad esempio, che non è possibile utilizzare Linux o Android o un altro sistema operativo “normale”, ma bisogna usare sistemi operativi appositi.

L’ARM Cortex-M7 è pensato per gestire l’energia nelle auto e negli elettrodomestici, per fungere da processore dell’audio nei sistemi di alto livello, per fornire potenza computazionale nei router e per controllare motori di macchine industriali. C’è anche un grande campo di applicazione nei gadget elettronici che piacciono a tutti noi: Cortex-M7 è l’ideale per controllare i droni, per gestire i sensori dei dispotivi e per gestire i sistemi degli smartwatch più semplici come Samsung Gear Fit o Pebble.

Ci sono già differenti progetti in fase di realizzazione, stando ad ARM, dunque non dovremmo aspettare molto prima di vedere i nuovi processori impiegati all’interno dei prodotti.

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