La miriade di servizi online ai quali siamo legati ci costringono ad avere un elevato numero di password e per svariati motivi può capitare di dimenticarne una. Ogni servizio ci permette di selezionare una domanda di sicurezza grazie alla quale avremo la possibilità di recuperare la nostra password o inserirne una nuova.

Secondo Google però la maggior parte degli utenti utilizza domande di sicurezza e risposte così ovvie da risultare pressoché inutili. Ci sono buone probabilità che entro un massimo di dieci tentativi venga azzeccata la risposta corretta permettendo così ad eventuali malintenzionati di accedere tranquillamente ai vostri dati personali.

Il problema è che se le password utilizzate sono il più delle volte banali, le domande di sicurezza sono ancora peggio. Se alla domanda “Qual’è il nome del vostro primo cucciolo” rispondete Bobi o Fuffi o se alla domanda “Qual’è il vostro numero di telefono” inserite l’attuale numero, è normale che sia facile abbastanza facile indovinare la riposta.

L’alternativa secondo Google è un metodo di autenticazione in due passaggi che richieda ad esempio l’invio di SMS con codici per il ripristino, email spedite a caselle alternative o altri sistemi che non permettano una facile soluzione. Google offre già una simile soluzione grazie ad Authenticator, che fornisce un codice univoco da inserire oltre alla normale password. Sarà sufficiente attivare il login in due passaggi per avere un sistema di sicurezza più valido e tenere i vostri dati al sicuro.

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