Abbiamo seguito attentamente il caso di Oracle contro Google durante le ultime settimane ed oggi la giuria ha dichiarato colpevole il colosso di Mountain View per aver infranto dei brevetti relativi a Java, senza però stabilire se l’azione è stata fatta in mala fede o meno.

La questione doveva essere risolta in poco tempo ma la giuria non è riuscita a trovare un verdetto unanime; Google ha infranto i copyright di Oracle a causa dell’uso di strutture, sequenze e organizzazione 37 API Java presenti in Android.

Le due aziende si sono espresse sulla questione, Google non sembra preoccupata perché l’incapacità di raggiungere un verdetto potrebbe portare gli avvocati a far evidenziare e riconoscere un errore giudiziario.

Di seguito un commento di Oracle:

“Oracle, i nove milioni di sviluppatori Java, e la sua intera comunità ringraziano la giuria per il suo verdetto in questa prima fase del caso. Le prove schiaccianti hanno dimostrato che Google sapeva di aver bisogno di una licenza e che il suo non autorizzato fork di Java in Android ha infranto il principio centrale di Java di poter girare ovunque. Ogni azienda commerciale di grandi proporzioni — eccetto Google — ha una licenza per Java e mantiene la compatibilità a girare su tutte le piattaforme.”

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