Un simpatico orsetto di peluche che risponde alla voce dei bambini, ai loro movimenti, che riesce ad inclinare la testa, aggrottare la fronte o grattarsi la testa con un braccio, è questa la nuova frontiera – un po’ raccapricciante – a cui vogliono puntare in Google.

Smart toys, giocattoli intelligenti in grado di interagire con i più piccoli, controllando anche altri dispositivi elettronici come la TV in salotto o il termostato di casa. Il brevetto, depositato nel 2012 e concesso la scorsa settimana, deve ora scontrarsi con cambiamenti importanti avvenuti in questi anni per quanto riguarda la privacy (si tratta a tutti gli effetti di dispositivi in grado di registrare attività e conversazioni di soggetti, tra l’altro minori).

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Google potrebbe comunque trovare un modo per non incorrere in polemiche troppo pesanti, ad esempio limitando l’accesso ai server solo in caso di comandi vocali (OK Google).

I giocattoli che parlano e si muovono non sono nulla di nuovo, ma l’idea su cui si basano questi peluche intelligenti è decisamente più “avanzata”: cosa ne pensate?

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