Google, Facebook, Twitter e in generale tutti i gestori di servizi social su internet possono esseri considerati responsabili per i post pubblicati dagli utenti? Stando a quanto annunciato da Francois Hollande, Presidente della Repubblica Francese, la risposta è “si“.

Il governo transalpino presenterà a Febbraio una proposta di legge al fine di responsabilizzare i grandi operatori di internet tramite un sistema che preveda una sorta di “reato di complicità” punibile con sanzioni varie (probabilmente di tipo finanziario).

L’intenzione dei politici francesi, come confermato dallo stesso capo dello stato, è quella di impedire che su internet trovino posto messaggi estremisti e incitazioni all’odio. La Francia, è ancora Hollande ad annunciarlo, non agirà solo entro i propri confini ma tenterà di far approvare un quadro giuridico a livello europeo ed internazionale.

L’idea di ridurre le manifestazioni d’odio in rete è certamente lodevole tuttavia ciò che veramente conta sono i metodi con cui questa idea verrà portata avanti. Colossi come Facebook e Google non possono certo controllare “a mano” tutto ciò che viene postato dagli utenti e, nel caso in cui la proposta dovesse passare, dovrebbero mettere in piedi dei meccanismi automatizzati di controllo (con tutti i problemi di affidabilità che ne conseguono).

Il Ministro degli Interni della Repubblica francese incontrerà direttamente le aziende interessate (Google, Facebook, Twitter e Microsoft) al fine di trovare un accordo comune. Vi terremo informati nel corso delle prossime settimane.

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