Pare che Microsoft abbia un’arma in meno contro i produttori di smartphone Android e contro Linux. A sventare l’ennesimo attacco contro l’open source portato avanti da Microsoft è stato Linus Torvalds in persona, l’inventore e “dittatore benevolo” di Linux. L’intervento di Linus è stato volto a far smettere alla compagnia di Redmond di utilizzare i propri brevetti per strangolare i concorrenti chiedendo licenze dai costi enormi.

Linus ha infatti preso parte alla contesa legale per convincere il giudice dell’ITC (International Trade Commission) Theodore Essex che un brevetto di Microsoft, usato in questo caso contro Motorola, non è valido. Lo stesso giudice aveva dichiarato Motorola colpevole dell’infrazione di quattro brevetti, uno dei quali è conosciuto come “brevetto 352” e ha a che fare con l’archiviazione di lunghi nomi di file in file system come FAT, brevettato da Microsoft. Questo stesso brevetto è oggi al centro della contesa e ha visto Linus protagonista. Torvalds ha dimostrato che un metodo, inventato da lui stesso, per ottenere questo stesso risultato era stato pubblicato ben tre anni prima del brevetto Microsoft.

Se fosse provato che il brevetto utilizza lo stessso metodo proposto da Torvalds tre anni prima della richiesta all’USPTO (United States Patend and Trademark Office), l’unica strada sarebbe la dichiarazione di non validità e, di conseguenza, la riduzione delle pretese da parte di Microsoft sui produttori di dispositivi Android. Da notare che fu proprio per questo brevetto che Microsoft vinse contro TomTom, che fa uso di Linux per i suoi dispositivi, e che se il brevetto fosse realmente dichiarato non valido si aprirebbe un proverbiale portone ai sistemi operativi Linux-based. Sperando che l’intervento di Linus sia servito a qualcosa, andiamo a prendere un po’ di popcorn e guardiamo l’evolversi della vicenda.