Cubot si differenzia dalle altre aziende cinesi minori perché riesce a proporre prodotti dal costo contenuto che nel complesso funzionano bene, anzi che riescono a offrire anche buona esperienza utente generale alcune volte. Così abbiamo deciso di provare anche Cubot KingKong AX, uno smartphone corazzato e dal design appariscente che riesce a proporre un buon software, un ottimo hardware e un’esperienza utente piacevole e soddisfacente, nonostante sia un rugged con tutti i limiti delle piattaforme di MediaTek.

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Hardware & Connettività

Che Cubot KingKong AX sia uno smartphone di sostanza è evidente già dalla scheda tecnica, che è completa e veramente niente male. Può contare su specifiche tecniche da perfetto smartphone di fascia media, soprattutto per alcuni componenti come il display, la memoria, la connettività e il chipset:

  • display IPS da 6,58 pollici con risoluzione di 1080 x 2408 pixel protetto da un vetro e con frequenza d’aggiornamento a 120 Hz;
  • SoC MediaTek Helio G99 con CPU octa core da 2,2 GHz e GPU Mali-G57 MC2;
  • RAM LPDDR4X da 12 GB espandibile fino a 24 tramite memoria virtuale;
  • memoria interna di archiviazione UFS 2.2, espandibile con microSD, da 256 GB;
  • fotocamera posteriore con tre sensori da 100, 5 e 0,3 MP;
  • fotocamera anteriore da 32 MP;
  • batteria da 5100 mAh;
  • sistema operativo Android 14 con applicazioni di Google;
  • connettività dual-SIM, 4G con B20, Bluetooth 5.2, Wi-Fi dual-band, USB Type-C, A-GPS, NFC, GLONASS, OTG, Beidou e Galileo;
  • sensori: gravità, prossimità, luminosità, impronte digitali, giroscopio, LED notifica e magnetometro.

Una scheda tecnica, come potete vedere, completa, di buon livello e ben equilibrata, per un utilizzo dello smartphone a 360 gradi. Non mancano nemmeno la connettività NFC per i pagamenti digitali, il lettore di impronte digitali, un LED di notifica e le applicazioni di Google per l’utilizzo completo della GMS.

Parte telefonica e antenne

Niente da dire, si comporta bene sotto ogni profilo. L’audio in capsula auricolare è alto e nitido a sufficienza, la ricezione telefonica è molto buona, tanto da essere sopra la media e senza problemi, e il Bluetooth, l’A-GPS, l’NFC e il Wi-Fi funzionano bene, per cui fanno quello che devono proprio come devono. Nulla da segnalare, tutto funziona bene ed è nella norma della sua categoria.

Prestazioni

Anche qui Cubot KingKong AX ne esce molto bene. L’hardware è buono e questo si riflette sulle prestazioni e sull’utilizzo del software: lui, infatti, è veloce e reattivo, non mostra quasi mai rallentamenti e fa girare tutto nel modo giusto e con estrema piacevolezza, ovviamente in rapporto alla sua scheda tecnica. Nell’uso di tutti i giorni non mostra problemi. Non è male nemmeno il lettore di impronte digitali perché, a mani asciutte, rileva sempre l’impronta e sblocca lo smartphone anche molto velocemente; e poi supporta un sacco di gesture utili e funzionali, che funzionano tutte in modo reattivo. E, cosa non da poco, non scalda mai, anche per via del sistema di dissipamento del calore realizzato dall’azienda.

Ergonomia, Design & Materiali

Beh, qui c’è ben poco da dire di Cubot KingKong AX. È un rugged-phone vero e proprio e quindi è brutto, molto brutto, grosso, pesante e costruito molto bene. Non è uno smartphone che si fa utilizzare con una sola mano e che si distingue per eleganza, però è costruito in plastica, tanto vetro e metallo e risulta un vero e proprio mattone in mano. Le sue dimensioni sono di 172 x 80,9 x 12,7 mm e il suo peso è di quasi 300 g; ebbene sì, è grande e pesante come qualsiasi altro modello di questa categoria. C’è da dire però che è un carro armato, che trasmette solidità e qualità. È veramente solido e assemblato bene, con tanto di tappi e guarnizioni per le certificazioni IP68/IP69K/MIL-STD-810H, e sembra molto resistente, ma non indistruttibile; questo perché nonostante sia assemblato bene e sia costruito da vero rugged, lui possiede due peculiarità che lo rendono più fragile dei concorrenti: un secondo display circolare sul retro, protetto da un leggero rialzo in metallo, e sopratutto una cover posteriore quasi interamente in vetro. E capite che questi due elementi fanno sì che sia molto meno resistente dei modelli con un retro in plastica o metallo e, infatti, lui è da trattare un po’ con i guanti bianchi perché in caso di cadute o urti il display posteriore e la cover posteriore in vetro potrebbero farvi sudare freddo.

Display, Audio & Multimedia

Cubot KingKong AX sfoggia un bel display da 6,58 pollici sulla superficie anteriore, protetto da cornici robuste e da un vetro, che offre una definizione ottima, una luminosità elevatissima, una frequenza d’aggiornamento a 120 Hz e una buona taratura dei colori. Nulla da dire perché per la fascia di prezzo è un gran bel display, anche sotto la luce diretta del Sole, però i colori non sono brillantissimi per via della tecnologia IPS. E sulla stessa lunghezza d’onda sono i due grossi altoparlanti stereo, frontale e posteriore, che offrono un audio alto, abbastanza chiaro, discretamente definito e con degli alti molto pronunciati, come in genere per questo tipo di smartphone.

Secondo display

Un capitolo a parte per il secondo display circolare posto sul retro e incluso nel blocco delle fotocamere. È luminoso e discretamente definito, però è inutile e non fa altro che rendere lo smartphone pesante, scomodo ed estremamente delicato. Funziona tramite tocchi e swipe, sia per l’accensione che per la navigazione, e permette di visualizzare l’ora, di controllare la batteria residua, di gestire la riproduzione musicale, di scattare foto, di aprire una bussola e di ricevere e visualizzare le notifiche. È anche personalizzabile dalle impostazioni, ma francamente non ne vediamo un’utilità per tutta una serie di ragioni.

Fotocamera

Perde abbastanza con il comparto fotografico, nonostante sulla carta offra una fotocamera posteriore con tre sensori, di cui il principale da 100 MP. Cubot KingKong AX, infatti, non è uno smartphone pensato per le fotografie e i video di alta qualità, magari per competere con i top di gamma del momento, nonostante non se la cavi male tutto sommato. Monta un’applicazione fotocamera MediaTek, che è il suo punto debole qui perché presenta tutti i suoi soliti contro (fra cui una messa a fuoco lenta, una bassa velocità di scatto e la tendenza a sovraesporre le parti chiare) e che riesce ad acquisire delle buone foto con una illuminazione sufficiente e mediocri nel caso in cui si usi il potentissimo flash LED, per cui in condizioni di luce scarsa o assente.

Le foto non sono di alta qualità, un po’ sotto tutti gli aspetti, e presentano quasi sempre colori poco vividi, una definizione dei contorni sfocata e un bel po’ di rumore. E lo stesso è per i video, che però vengono registrati con una buona stabilizzazione e con un audio abbastanza alto. Alla fine, tirando le somme, niente di tragico per i social e per dei ricordi al volo perché le foto sono comunque da smartphone di fascia media, 200-300 euro, per cui buone e soddisfacenti, però è bene non aspettarsi un comparto fotografico di alta qualità in grado di tirare fuori scatti super e magari da top. Dopotutto è pur sempre un rugged-phone, per di più dal prezzo contenuto, quindi deve fare altro nel migliore dei modi e la fotocamera è l’ultimo dei suoi pensieri.

Batteria & Autonomia

Cubot KingKong AX non se la cava male in questo aspetto e il merito è senz’altro della batteria da 51000 mAh, senza nulla togliere a Cubot. Fa registrare, senza troppi accorgimenti, 7 ore di display acceso con qualsiasi tipo di utilizzo. Offre, avendo Android 14, le solite impostazioni stock di risparmio energetico, ma sono quasi sempre superflue vista l’autonomia buona. Da sottolineare la presenza della porta USB-C per la ricarica; mancano, purtroppo, ricarica rapida e ricarica wireless.

Software

Bene e male di Cubot KingKong AX, perché ci sono aspetti positivi e negativi. Fa girare Android 14 con una ottima reattività e velocità e propone un software al cui interno ci sono le applicazioni di Google ufficiali, le solite personalizzazioni di MediaTek e le solite parti non tradotte in lingua inglese. È veloce, reattivo e non mostra quasi mai rallentamenti, gira bene e senza intoppi perciò. Al di là di quanto detto, perché è il solito software che gira sui chipset MediaTek, bisogna aggiungere alcuni aspetti che sono sempre una piacevole conferma: ci sono delle utilissime gesture sul lettore di impronte digitali, che permettono di tornare indietro e alla home, di rispondere al telefono, di scattare foto e di eseguire altre operazioni, che funzionano davvero bene, un’applicazione per gestire alcune funzioni di sistema e un’applicazione che al suo interno contiene una bussola, una livella, un goniometro, una lente di ingrandimento e altri strumenti utili, ad esempio, durante un’escursione o su un cantiere. C’è anche un pedometro, per tenere traccia dei passi percorsi.

Cubot KingKong AX quindi è un rugged-phone dentro e fuori, con piccoli accorgimenti software che risultano sicuramente utili e apprezzabili considerando lo scopo per cui è pensato. Il sistema non è male, dunque, considerando anche Android 14 e l’hardware su cui gira, e ha tutto ciò che serve, funziona bene, non ha bug, è veloce quanto basta per farsi usare con piacere e si fa apprezzare, ma ha il solito difetto chiamato MediaTek, che vuol dire integrazioni approssimative di cose, parti in inglese e mezze tradotte, cose inutili e gestione di alcuni componenti hardware, tipo la fotocamera, assai mediocre. Integra su un lato il solito tasto programmabile e tuttofare che ormai contraddistingue gli smartphone di Cubot, utilissimo per avviare applicazioni, azioni e altri elementi in qualsiasi momento con un tocco. In ultimo, da sottolineare che di tanto in tanto Cubot rilascia degli aggiornamenti di sistema, per Cubot KingKong AX e per altri suoi smartphone, e quindi c’è anche questo aspetto positivo da evidenziare (aggiornamenti per lo più con bugfix, ma è pur sempre un’attenzione in più al software).

In conclusione

Cubot KingKong AX è uno smartphone che funziona molto bene e fa tutto quello che promette, offrendo una buona autonomia, buone specifiche tecniche, un software veloce e completo e il plus della resistenza agli urti e all’acqua. Non offre un comparto fotografico di alta qualità, ma non è nato per questo e comunque non se la cava male. L’unico suo vero limite è l’aspetto fisico e cioè il design, il peso e le dimensioni, con l’aggravante del secondo display circolare, poiché non è un prodotto adatto a tutti e a un uso giornaliero e giovanile e nemmeno alle attività estreme; ovviamente chi è interessato a lui lo è perché cerca questo tipo di prodotto per un utilizzo ben specifico e non ha bisogno di uno smartphone da passeggio per tutti i giorni, anche perché quasi 300 grammi si fanno sentire. Cubot KingKong AX è disponibile all’acquisto sul sito ufficiale di Cubot e su AliExpress al prezzo di circa 200 euro, o su Amazon a circa 250 euro,

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