WhatsApp, la nota app per la messaggistica istantanea, non esce bene dal rapporto “Who Has Your Back?” stilato dall’EFF (Electronic Frontier Founder), un’organizzazione nonprofit che punta alla difesa dei diritti civili sul web.

Il rapporto va ad esaminare problemi di privacy e richieste di dati da parte dei governi, basandosi su 5 criteri che toccano argomenti come conservazione dei dati, best practise del settore, trasparenza sulle richieste dei dati dai governi, rimozione dei contenuti e backdoor.

WhatsApp raggiunge un punteggio di una stella su cinque, classificandosi come il peggiore nell’intera lista di servizi o aziende sotto esame. Il servizio infatti sembra non richiedere un mandato da parte delle forze dell’ordine nel caso di richiesta di contenuti, oltre a non pubblicare una relazione di trasparenza o una guida per il trattamento delle richieste. Nessun preavviso, inoltre, viene dato agli utenti nel caso di richieste governative sui loro dati; l’unica stella arriva dalla protezione contro i backdoor.

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Aziende e servizi come Apple, Yahoo, WordPress o Dropbox hanno ricevuto valutazioni ottime, con 5 stelle su 5, mentre il colosso dei social network Facebook (e anche proprietario di WhatsApp) si è fermato a 4.

Qui potete trovare l’intera lista dei risultati. Cosa ne pensate?

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