Vedendo lo Sharp Aquos Crystal e il suo schermo che si estende per tutto lo smartphone, fatta eccezione per una fascia inferiore, viene naturale chiedersi: “da dove esce l’audio?”. La risposta non è scontata e risulta, anzi, buffa: viene dal display.

È infatti grazie alla tecnologia Direct Wave Receiver che Sharp è riuscita a far sì che fosse possibile creare dei suoni anche in assenza di una capsula audio. Lo schermo che occupa la quasi totalità della parte frontale, con dei bordi sottilissimi, è indubbiamente un elemento che può attirare molti ma lasciare altri indifferenti o, ancora, può non piacere proprio. Grazie alla tecnologia Direct Wave Receiver, però, Sharp è stata in grado di risolvere brillantemente il problema. Ma di cosa si tratta?

Come funziona l’audio su Sharp Aquos Crystal?

Il suono altro non è che il nostro modo di inerpretare le vibrazioni dell’aria. A seconda del numero di vibrazioni al secondo percepiamo tonalità più alte (quando ci sono molte vibrazioni: diciamo da 1000 a 20000) o più basse (quando ce ne sono poche: ad esempio, da 20 a 1000); l’uomo percepisce i suoni tra i 20Hz e i 20000Hz. Solitamente gli smartphone utilizzano un altoparlante apposito per produrre l’audio delle nostre chiamate, ma perché dev’essere per forza così?

La tecnologia Direct Wave Receiver presente su Sharp Aquos Crystal rende, di fatto, il display un altoparlante a conduzione ossea. È tutto il display che vibra e crea le giuste vibrazioni, che il nostro cervello converte poi in informazioni comprensibili. È sufficiente avere un punto di contatto tra l’orecchio e il display perché sia possibile sentire l’audio delle chiamate.

Non sappiamo ancora quanto sarà elevata la qualità dell’audio prodotto in questo modo, ma potrebbe esserci un grosso vantaggio: solo la persona che sta usando lo Sharp Aquos Crystal può sentire l’audio della chiamata!

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