Il mercato cinese ha rappresentato un grande trampolino di lancio per i produttori di smartphone e tablet nel corso degli ultimi anni ma sembra che negli ultimi tempi la situazione abbia iniziato a mutare. La Cina è satura di dispositivi mobili e il 90% dei cinesi posseggono già un device.

A causa di questo fatto il numero di spedizioni di smartphone in Cina è calato del 4.3% rispetto ad un anno fa, come testimoniato dal Wall Street Journal. Nel giro di un tempo relativamente breve il gigantesco stato asiatico è passato dall’essere un Paese di compratori che acquistavano per la prima volta un dispositivo mobile all’essere un luogo in cui chi acquista lo fa per sostituire il device che già possiede.

Una situazione di questo tipo rappresenta ovviamente un grosso limite per le case produttrici (e i numeri citati sopra lo testimoniano) ma il quadro non sembra essere affatto disperato. Samsung, uno degli OEM più attivi sul mercato cinese, si è infatti affrettata a dichiarare che la maggior parte degli smartphone e tablet venduti in Cina sono di fascia medio-bassa, ragion per cui la nuova sfida sarà quella di invogliare gli acquirenti ad un upgrade verso terminali di qualità superiore.

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