I Paesi in via di sviluppo – e coloro che li abitano in primis – sono sempre più travolti dalle nuove tecnologie, che si rendono sempre più essenziali grazie alla perenne crescita del settore industriale e del commercio che si muove all’interno di questi stessi Paesi.

Sulle scie del tramonto del terzo trimestre 2015, App Annie, società dedita a ricerca ed analisi che funge da una sorta di Analytics per il settore delle app mobile, ha pubblicato un nuovo report che ufficializza lo stato del Play Store e la sua crescita nei Paesi in via di sviluppo, contrapposta ad una appena più lieve crescita in quelli già industrializzati.

Come si evince dal report, che mette a confronto il primo trimestre dello scorso anno con quello dell’anno in corso, i numeri sono belli grossi e si parla addirittura di un incremento del numero di download del 90% per il Brasile, 50% per l’India e 30% per Russia e Messico, che nel complesso consentono che la crescita a livello mondiale di questi dati si stabilizzi a +30%.

Il tutto è da attribuire a varie motivazioni concatenate tra loro, tra cui ritroviamo certamente la disponibilità di nuovi dispositivi appartenenti a fasce di prezzo basse e medio-basse, che hanno reso il mondo mobile più accessibile a tutti, compresi coloro che prima non potevano permetterselo. Ma uno smartphone è da considerarsi tale perché ci consente di rimanere connessi da ogni luogo. Per cui, questa crescita ha visto un aumentato interesse verso una connessione ad internet mobile, che a sua volta ha incentivato la crescita del numero di sviluppatori dei singoli Paesi, ben disposti a sviluppare applicazioni per un valore sempre crescente di utenti.

Ciò che è aumentato, nel corso di quest’anno, sono anche e soprattutto le entrate che il Play Store ha registrato nei singoli Paesi: al primo posto per entrate complessive troviamo il Giappone, che ha segnato un’incremento di entrate del 40% rispetto all’anno scorso. Seguono per entrate totali USA, Corea del Sud e Germania con incrementi rispettivamente di 50, 30 e 50%. Naturalmente, sebbene la crescita sia elevata anche per i Paesi in via di sviluppo, è difficile che questi primeggino in un settore simile, dal momento che gli utenti sono ancora restii a spendere dei soldi per scaricare un’applicazione mobile.

Ciò che è certo è che la maggior parte delle entrate sono registrate dai giochi, per cui gli utenti sempre più frequentemente sono disposti a spendere una piccola quota, rendendo ormai giorno dopo giorno meno marcata la soglia che separa il settore gaming in ambito console rispetto a quello mobile.

Ormai lo smartphone ha evidentemente preso piede in tutto il mondo, ed anche quelli che fino qualche anno fa avrebbero giurato di non comprarne mai uno, oggi quasi certamente ne fanno uso in continuazione. La crescita non ha sosta, e siamo certi che presto questo settore si radicherà anche nei Paesi più poveri che, almeno al momento, non possono di certo permettersi tali tecnologie.

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