Come abbiamo già avuto modo di comunicare David Cameron, primo ministro britannico, starebbe valutando la possibilità di bandire dall’Inghilterra i servizi di messaggistica (e più in generale tutti i servizi) che facciano uso della crittografia end-to-end.

La crittografia end-to-end, recentemente adottata da Whatsapp su Android, è particolarmente invisa ai governi poiché rende praticamente impossibile la lettura delle conversazioni da parte di terzi: solo il mittente e il destinatario possiedono le chiavi necessarie alla decodifica di un dato messaggio.

In seguito agli avvenimenti che hanno avuto luogo in Francia il capo del governo inglese ha espresso pubblicamente il seguente pensiero:

Nel nostro Paese, vogliamo permettere un mezzo di comunicazione tra le persone che… non possiamo leggere?”

Il riferimento non è per nulla velato e punta direttamente ai suddetti sistemi crittografati. In pratica, come già successo mille volte nella storia, ci si trova di fronte al bivio privacy – sicurezza.

Ma cosa accadrebbe se il Regno Unito dovesse decidere di bannare servizi come WhatsApp, Snapchat, Telegram etc.? Molto probabilmente i gestori di tali programmi sceglierebbero di abbandonare il mercato inglese piuttosto che modificare il proprio modus operandi.

Alla fine dei conti gli unici a risentire della legge sarebbero proprio gli utenti residenti in Inghilterra, i quali si vedrebbero privati di uno strumento fondamentale per la difesa della privacy a causa delle malefatte compiute da altri. Ancora una volta il diritto fondamentale alla riservatezza verrebbe messo da parte per tutti a causa delle azioni di pochi.

Dunque, per concludere, la risposta alla domanda posta da David Cameron deve essere un netto “” anche da parte di noi italiani che, sebbene non direttamente coinvolti nelle politiche anglosassoni, ci troviamo comunque a far parte di un mondo interconnesso nel quale la decisione di un capo di stato estero potrebbe segnare un pericoloso precedente per tutti.

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