Le reti 4G italiane sono pronte per una nuova generazione di velocità, superiore perfino all’LTE Advanced (225 Mbps): parliamo di velocità fino a 300 Megabit, non ancora utilizzabili dai dispositivi fin’ora in commercio.

L’Italia, dal punto di vista dello sviluppo della rete, sta facendo grandi passi in avanti: facciamo meglio di Francia e Spagna, anche se restiamo dietro a Germania, Regno Unito e Scandinavia; relativamente a Settembre 2014, i dati parlano molto chiaro: TIM copriva con rete 4G (quella base da 100 Megabit) circa il 70% della popolazione, mentre Vodafone circa il 65%. 

La stessa Vodafone ha dichiarato come i comuni coperti da 4G siano circa 4200 (rispetto ai 200 dell’anno prima), mentre già 300 sono coperti anche da 4G+; Vodafone afferma come le reti siano già pronte per i 300 Megabit, ma l’attesa dovrà durare ancora fino a fine 2015, quando si spera ci saranno più dispositivi compatibili.

Un po’ più indietro troviamo 3 Italia e Wind, che coprono circa il 40% della popolazione, con Wind che però offre i 150 Megabit (invece dei 100 Megabit) perché in possesso di 20 MHz nella banda 2600 MHz (tramite asta ministeriale).

Il meccanismo delle frequenze licenziate in asta è proprio alla base della disparità di sviluppo nelle aree europee: nei Paesi più avanti con lo sviluppo, infatti, le aste per il 4G sono arrivate prima, cosicché gli operatori hanno potuto mettere le mani subito sulle nuove frequenze e costruire di conseguenza la copertura: pensate che nei Paesi nordici, la copertura di 4G sfiorava il 100% già l’anno scorso.

La richiesta di accelerare nel processo arriva ora dall’Europa, con una decisione della Commissione europea la quale obbliga i Paesi a liberare la Banda L (1452 – 1479,5 MHz) per potenziare la velocità di download del 4G, oltre a liberare i 700 MHz come già avvenuto negli Stati Uniti (banda che in Italia è controllata da Mediaset).

Insomma, in futuro in Italia avremo velocità astronomiche da mobile e zone ancora non raggiunte dall’ADSL: cosa ne pensate di questo sviluppo?

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