Secondo un rapporto del Financial Times, il quale cita fonti anonime, in Europa sarebbe in preparazione una mossa da parte dei fornitori del network mobile di bloccare la pubblicità attraverso il Web.

Sarebbero stati installati dei software provenienti da una start-up israeliana – Shine – in grado di bloccare le pubblicità di siti internet e applicazioni, ma non sui social network; il piano – che se venisse messo in atto avrebbe ripercussioni devastanti sui tanti servizi online che si basano sulla pubblicità – sembrerebbe puntare a rompere la presa di Google sulla pubblicità.

Nel passato, è già accaduto che un fornitore cercasse di bloccare gli annunci pubblicitari: ad esempio, in Francia nel 2013 da parte dell’ISP “Free”, poi costretto dal governo a fare marcia indietro; o ancora negli Stati Uniti, dove al contrario dei fornitori hanno cercato di inserire ulteriori annunci.

Siamo sicuri che nel caso di un’azione di questo genere, la Commissione Europea difficilmente resterà a guardare; il problema, visto da una prospettiva più ampia, risiede sulla neutralità della rete, a rischio di essere fuori controllo.

Software come Adblock sono di libero uso da parte dei consumatori (anche se gli stessi dovrebbero capire quali sono le conseguenze dell’utilizzo), ma ad un fornitore non può essere concessa la libertà di decidere cosa verrà visualizzato a livello di rete.

Via