Recensione Ultenic T10 – Il brand Ultenic non è particolarmente conosciuto nel nostro Paese, ma se parliamo di Proscenic, il brand “gemello”, capirete che parliamo di un produttore di qualità. È disponibile da poche settimane il nuovissimo aspirapolvere robot Ultenic T10, del quale vi abbiamo parlato in questo articolo.

Non mi sono fatti scappare l’opportunità di provarlo, viste le premesse: navigazione intelligente, svuotamento automatico dello sporco, grande potenza di aspirazione, tutte cose in grado di battersi alla pari con i migliori modelli presenti sul mercato. I brand storici sono avvisati, c’è un nuovo sfidante sul mercato, e non sarà facile batterlo.

Algoritmo quasi perfetto

Non starò ad assillarvi con le specifiche tecniche, che potete trovare nell’articolo linkato sopra, ma passerò subito a raccontarvi delle sue funzioni. L’algoritmo di navigazione è particolarmente evoluto e mi ha sorpreso per la sua efficacia. Il primo passaggio, che solitamente richiede un tempo elevato per riconoscere il nuovo ambiente, è stato solo di circa 15 minuti superiore rispetto al tempo medio impiegato in seguito.

Il riconoscimento delle stanze è abbastanza curato, anche se ho dovuto modificare manualmente un paio divisioni, che però hanno messo in difficoltà quasi tutti i robottini che ho testato. L’algoritmo è particolarmente efficace, ma non è ancora perfetto. Gli manca infatti la capacità di cambiare senso di marcia nelle stanze lunghe e strette, che vengono così affrontate in maniera poco produttiva come fanno altri concorrenti.

Una volta decisa la direzione (nel mio caso da est a ovest), il robot pulisce in questo modo tutte le stanze, senza muoversi da nord a sud nel lungo corridoio orientato in questo modo. Manca inoltre, ma è una lacuna che potrebbe essere facilmente colmata con un aggiornamento software, la possibilità di pulire automaticamente le stanze in una determinata sequenza.

In realtà il software lo permette, sfruttando la pulizia parziale: basta infatti selezionare nell’ordine corretto le stanze da pulire e il robot seguirà le indicazioni. Peccato che non sia visibile alcun numero, per cui se non siete certi di aver inserito la giusta sequenza dovrete annullare l’operazione e rifarla da capo.

La dimostrazione che l’algoritmo sia perfettibile è comunque evidente: Mi è capitato di lasciare una porta chiusa per cui il robot non è stato in grado di pulire una stanza. La mappa si è subito aggiornata e non è stato possibile avviare la pulizia di quella stanza se non ricorrendo a un piccolo trucco. Sfruttando il telecomando virtuale ho portato (non senza difficoltà visti i controlli macchinosi) il robot davanti alla porta: “vedendola” aperta grazie ai suoi iniziato senza problemi la pulizia.

Per il resto le prestazioni sono davvero soddisfacenti, il robot si muove bene per la casa, anche se deve attraversarla tutta per pulire una singola stanza. Nel mio caso ha la tendenza a tagliare troppo le curve e a doverle riallargare per evitare di sbattere contro le pareti, ma i movimenti sono quasi sempre fluidi. Non si incastra sotto alcun mobile, visto che il sistema laser gli consente di calcolare in maniera precisa le varie altezze.

La presenza di ostacoli improvvisi, o di oggetti/mobili non rilevati nei passaggi precedenti, non lo mettono in difficoltà e riesce a destreggiarsi anche su piccoli dislivelli o tappeti, anche se preferisco toglierli per una migliore pulizia, avendone giusto un paio in casa. La pulizia è impeccabile sia sui pavimenti in legno che su quelli piastrellati, anche le briciole più grandi vengono raccolte senza problemi ed è difficile trovare qualche particella di sporco superstite.

Da sottolineare infine la possibilità di controllare la pulizia attraverso Alexa, la cui configurazione all’interno dell’app richiede pochi e semplici passaggi.

Aspirazione silenziosa

Grazie alla sua forza aspirante molto elevata, siamo a 3000 Pa, Ultenic T10 è in grado di garantire un’ottima pulizia, che grazie al panno umido in microfibra può migliorar ulteriormente. Non pensate però di rimuovere sporco vecchio o macchie ostinate, per quello serve un mocio o una lavapavimenti.

La spazzola laterale riesce a raggiungere bene anche gli angoli, pulisce bene il battiscopa e anche quei mobili appoggiati direttamente al pavimento, senza gambe. Tutto questo senza però trascurare il comfort acustico, molto curato come ogni aspetto di questo prodotto. Alla massima potenza, che si rivela necessaria solamente quando effettuare la pulizia della casa 1-2 volte a settimana.

In tutti gli altri casi, soprattutto se il robottino lavora ogni giorno, è sufficiente anche un livello di aspirazione inferiore, che si rivelerà molto silenzioso. Una volta tornato alla base di ricarica il serbatoio per lo sporco di Ultenic T10 verrà svuotato dal potente sistema di aspirazione, che convoglierà il tutto nel sacchetto al suo interno. In questo caso il rumore è decisamente elevato, ma la breve durata, una decina di secondi al massimo, non lo rende particolarmente fastidioso.

Ovviamente se vivete in un appartamento dovrete accertarvi che la pulizia venga completata solo in determinati orari, facendovi aiutare dall’applicazione che permette di impostare degli orari nei quali il robottino non può essere avviato, per evitare magari accensioni involontarie di notte da parte di animali domestici o bambini.

Grandissima autonomia

Senza ombra di dubbio Ultenic T10 è uno degli aspirapolvere con la migliore autonomia, se non il migliore in assoluto, che mi sia capitato di testare in questi anni. L’ambiente da pulire è sempre lo stesso, circa 80 metri quadri suddivisi su otto diversi ambienti, con una conformazione a U che spesso ha messo in difficoltà i robot, soprattutto quelli privi di navigazione intelligente.

Grazie alla batteria da 5.200 mAh, che ormai troviamo su tutti i modelli di punta dei principali concorrenti, non è mai scesa sotto al 65% al termine della pulizia, un risultato che non avevo mai osservato con alcun robot testato in precedenza. Il tutto alla massima potenza aspirante, senza però utilizzare il lavaggio, una funzione che reputo abbastanza inutile.

Applicando il serbatoio dell’acqua e il panno in microfibra, le cose sono rimaste comunque su ottimi livelli, con la batteria che è scesa fino al 50%, un risultato più che apprezzabile. Utilizzando questa funzione ogni giorno, per almeno una settimana, si possono notare buoni risultati, soprattutto se lavate il pavimento prima di iniziare il ciclo quotidiano di lavaggi col robot.

In questo caso eviterete di accumulare troppo sporco che, inevitabilmente, il sistema di lavaggio non riuscirà a rimuovere. Inutile dire che, vista la presenza di un sistema di navigazione evoluto, il robot è in grado di tornare alla base di ricarica, fare il pieno di energia e riprendere dal punto in cui si era interrotto. Per testare questa funzione abbiamo fatto pulire un paio di volte tutte le stanze, verificando la bontà della soluzione Ultenic.

Conclusioni

Questo Ultenic T10 mi è particolarmente piaciuto, tanto da entrare di diritto tra i primi tre robot nella mia personale classifica. Pur essendo un brand per me nuovo, mi sono fidato del legame con Proscenic, produttore di cui ho provato diversi modelli in passato, e la fiducia è stata ben riposta.

Al netto di alcune piccole imperfezioni di gioventù, che sono certo saranno risolte tramite i prossimi aggiornamento software, ho trovato il suo funzionamento ottimo in tutte le situazioni, senza particolari inconvenienti. In questo momento potete approfittare del nostro codice sconto esclusivo tuttoandroid e ottenere un risparmio di ben 80 euro sul prezzo di listino, pagando così il robot 519 euro. A seguire il link per acquistarlo su Amazon.

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