Un nuovo tentativo di truffa riguardante WhatsApp sta circolando in questi giorni via SMS: “Attenzione! Il tuo account WhatsApp non è verificato ed è a rischio“, si legge nel testo (errori grammaticali esclusi). “Visita subito […], altrimenti l’uso sarà limitato“. A mettere in guardia gli utenti ci pensa direttamente la Polizia di Stato, che ha diffuso un avviso sulla sua pagina Facebook.
Nuova truffa riguardante WhatsApp in circolazione: attenzione
Alcuni utenti stanno ricevendo in questi giorni un messaggio con la sopra riportata comunicazione relativa all’account WhatsApp. Questa fantomatica verifica di cui si parla nell’SMS richiede di cliccare su un link che a un occhio (molto) disattento potrebbe sembrare legittimo.
La presenza di errori grammaticali e di un link che si vede da subito non riguardare davvero WhatsApp sono due campanelli di allarme sufficienti per non lasciarsi abbindolare, ma utenti poco esperti potrebbero andare oltre. Cliccandoci sopra si viene portati a un form da compilare con i propri dati personali per procedere a questa “verifica”: lo scopo della truffa è quello del tipico phishing, ossia rubare i dati sensibili.
Cosa fare dunque? Ignorate semplicemente il messaggio (o cancellatelo direttamente), senza cliccare su alcun link e soprattutto senza inserire alcun dato personale. Le comunicazioni autentiche provenienti da WhatsApp vengono solitamente inviate attraverso l’app stessa, o eventualmente (in caso di contatti con l’assistenza, ad esempio) via e-mail dagli indirizzi ufficiali (@support.whatsapp.com).
Fate dunque attenzione e diffidate sempre da questo genere di messaggi. Se potete, condividete l’informazione con i conoscenti meno tech, così da evitare che anche chi è poco esperto possa cascare in questa nuova truffa.
Trattandosi di uno dei servizi più utilizzati (in Italia e non solo), WhatsApp è spesso preso di mira o sfruttato per far girare bufale (come quella segnalatavi giusto qualche giorno fa) e tentativi di truffa. Vi ricordiamo che potete anche segnalare queste truffe alla Polizia Postale tramite l’apposita sezione del sito commissariatodips.it.