Il recente annuncio del Wireless Power Consortium (WPC), l’organismo che stabilisce gli standard globali in materia di ricarica wireless, apre le porte a interessanti sviluppi per il futuro della ricarica wireless. La nuova versione Qi v2.2.1 non solo aumenta di quasi il 70% la velocità di ricarica, ma si annuncia come il primo standard universale anche grazie al coinvolgimento dei principali produttori Android che si affiancheranno ad Apple.

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Le novità del nuovo standard di ricarica

Qi2 25W (questa la denominazione dello standard Qi v2.2.1), l’evoluzione dello standard Qi2 introdotto nel 2023, rappresenta per molti aspetti una piccola grande rivoluzione. Se, infatti, finora la ricarica wireless ad alta velocità era prerogativa di tecnologie proprietarie e spesso incompatibili tra loro, Qi2 25W si propone come il primo standard universale capace di offrire elevate prestazioni e interoperabilità. Secondo le stime del WPC, il miglioramento della velocità è vicino al 70% rispetto alla versione originale di Qi2, che si fermava a 15 W.

Sul piano tecnico, Qi2 25W rappresenta l’evoluzione naturale del sistema introdotto con Qi2. Il protocollo continua a basarsi sul profilo magnetico per garantire un allineamento preciso tra caricatore e dispositivo, evitando perdite e migliorando l’efficienza energetica. Oltre ad aumentare la potenza massima erogabile, la nuova versione ottimizza anche la gestione del calore e migliora la gestione termica a vantaggio della durata della batteria nel tempo.

La certificazione Qi2 25W è già stata completata da quattordici dispositivi, tra ricevitori e trasmettitori, mentre centinaia di altri dispositivi sono attualmente in fase di test. Il consorzio ha confermato che la nuova specifica include già il supporto per iPhone e che, per la prima volta, anche i principali smartphone Android entreranno nel programma. L’obiettivo è quello di creare un ecosistema unificato, in grado di superare le limitazioni dei protocolli proprietari e offrire prestazioni coerenti tra diversi marchi e modelli.

Il futuro di Qi v2.2.1 tra speranze e incertezze

Oltre agli aspetti prettamente tecnologici è importante capire quale sarà l’effettiva integrazione dello standard nei prossimi dispositivi. Le indiscrezioni puntano in particolare su Google, che avrebbe collaborato attivamente con il consorzio per sviluppare Qi2 25W e che potrebbe lanciare il supporto nativo già con la serie Pixel 10, attesa per il 20 agosto. L’ipotesi è rafforzata anche da voci su un nuovo sistema di accessori magnetici chiamato Pixelsnap, pensato proprio per sfruttare le potenzialità del nuovo standard.

In realtà le cose sono meno semplici di come potrebbero apparire. La piena compatibilità con Qi2 e Qi2 25W, infatti, richiede l’integrazione di magneti nei dispositivi, come avviene già con MagSafe di Apple. Attualmente, solo pochi smartphone Android (come HMD Skyline) includono magneti nativi. Altri necessitano invece di custodie dedicate per garantire il corretto allineamento. Questa caratteristica rischia di vanificare parte dei vantaggi promessi dallo standard, soprattutto in termini di facilità d’uso e affidabilità.

La mancanza di una roadmap chiara da parte dei produttori Android sull’adozione di magneti integrati rende incerto il percorso di diffusione di Qi2 25W. Resta comunque la nota positiva legata all’apertura della certificazione a centinaia di dispositivi e il coinvolgimento diretto di aziende come Google, un coinvolgimento che conferma la volontà di superare la frammentazione che ha caratterizzato il settore.