Gigaset è un nome più che noto nell’ambito della telefonia fissa: inizialmente marchio di Siemens, è successivamente diventata indipendente nel 2008. L’azienda è ora attiva anche nel mondo del mobile e produce smartphone ma anche accessori, come la MobileDock oggetto di questa recensione.

Cos’è la Gigaset MobileDock? Come dice già il nome stesso, è una docking station da utilizzare assieme ad uno smartphone. Funge sia da stazione di ricarica, sia da tramite per connettere il proprio smartphone ad una rete DECT esistente. La Gigaset MobileDock serve infatti a connettere il proprio smartphone al telefono di casa (o dell’ufficio, se abilitato) con l’intento di gestire le chiamate in arrivo sullo smartphone anche da un telefono fisso.

Gigaset MobileDock 2

L’accoppiamento è piuttosto semplice, soprattutto nel caso abbiate (come me) una base DECT prodotta da Gigaset. Una volta effettuato l’accoppiamento con la base DECT è necessario collegare lo smartphone tramite Bluetooth, utilizzando l’app scaricabile da Google Play (maggiori dettagli nella sezione relativa al software); la procedura è molto semplice e prevede che si prema semplicemente a lungo il tasto di accensione. Completato questo passaggio si può utilizzare il dispositivo.

Gigaset MobileDock 3

La MobileDock integra una porta USB per la ricarica del dispositivo, la quale eroga 1.5A (sufficienti a ricaricare con una velocità accettabile i vari smartphone, top di gamma inclusi); la connessione alla rete elettrica avviene con un alimentatore con porta proprietaria.

Gigaset MobileDock 4

Fondamentalmente, una volta effettuato l’accoppiamento è possibile ricevere le chiamate dirette al proprio smartphone sui telefoni collegati alla base DECT; questo significa che è possibile lasciare lo smartphone connesso alla MobileDock in carica e rispondere alle chiamate con un telefono in un’altra parte della casa (o dell’ufficio!). La qualità dell’audio in chiamata è discreta ed è assimilabile a quella che si ottiene normalmente con un auricolare Bluetooth di buona qualità.

Software

L’anello debole del dispositivo è, purtroppo, il software. L’applicazione, anche se ben disegnata e aderente ai canoni del Material Design, non sembra rimanere attiva in background e ogni volta che viene aperta si avvia da zero, anche se si è semplicemente premuto il tasto “indietro”; capita molto spesso (quasi sempre!) che all’avvio non riconosca la connessione Bluetooth (seppur attiva) alla Gigaset MobileDock, con conseguente necessità di fare più tentativi – che non sempre vanno a buon fine e costringono a rimuovere dai dispositivi accoppiati la dock e ripetere la procedura. La votazione media sul PlayStore è di 2.2 stelle e si può effettivamente comprendere il perché.

Un aspetto sconveniente è che le chiamate vanno automaticamente al telefono fisso, dunque se rispondete dallo smartphone dovrete ricordarvi di dirottare l’audio dal Bluetooth alla capsula integrata. Non tutte le opzioni sono chiare: nella selezione dei cordless cui inoltrare le chiamate è presente un’opzione vuota il cui senso non è chiaro.

In conclusione

La Gigaset MobileDock viene proposta dall’azienda come un dispositivo utile per non perdere le chiamate sul proprio smartphone poiché si può rispondere anche al telefono di casa; se questo aspetto può essere in effetti rilevante in alcuni casi, sarebbe stato indubbiamente molto meglio poter inoltrare le chiamate ricevute sul telefono fisso allo smartphone così da gestire tutto con il solo smartphone – che è, poi, quello che solitamente si ha più a portata di mano. Con questa opzione aggiuntiva, il dispositivo avrebbe avuto un’utilità maggiore e avrebbe permesso di rispondere alle esigenze di un maggior numero di persone. Uno degli scenari in cui questo dispositivo può essere davvero utile è nel caso in cui si abbiano problemi di copertura all’interno della casa, nel qual caso è possibile lasciare lo smartphone dove c’è buona ricezione e usare il telefono di casa per rispondere alle chiamate.

La domanda finale da porsi è: vale i circa 50€ di prezzo su Amazon.it? Una risposta universale è difficile da produrre; certo è che le funzionalità limitate all’inoltro al telefono fisso e l’applicazione che crea molti problemi non ne fanno un best buy. Se perdete spesso le chiamate dello smartphone ma rispondete sempre al telefono fisso questo può essere un accessorio utile, ma altrimenti diventa un plus di cui si può fare a meno.