I dati relativi alla situazione finanziaria di Xiaomi prima della quotazione in borsa, che dovrebbe avvenire nella seconda metà del 2018, sono circolati oggi in Rete mostrando dei dati decisamente interessanti. Dopo un 2015 decisamente disastroso, chiuso con perdite pari a circa 1 miliardo di yuan, pari a poco più di 126 milioni di euro, il 2016 ha segnato una leggera ripresa, con utili per quasi 120 milioni di euro.

Il 2017 è stato l’anno del deciso rilancio, confermato dalle vendite di smartphone e sancito da un bilancio decisamente positivo. Le entrate stimate hanno toccato i 111,3 miliardi di yuan, oltre 14 miliardi di euro con gli utili che hanno sfiorato il miliardo di euro (974 milioni di euro).

Buona parte degli utili derivano dei servizi Internet che secondo le previsioni rappresenteranno il 50% delle entrate nel 2019, quando è previsto un fatturato di 241,6 miliardi di yuan, oltre 30 miliardi di euro con i profitti che dovrebbero toccare i 2,4 miliardi di euro.

Vale la pena sottolineare che la valutazione attuale di Xiaomi è di circa 430 miliardi di yuan, oltre 55 miliardi di euro. Sarà dunque interessante capire come reagirà il mercato e quanto frutterà l’offerta pubblica iniziale (IPO) a Lei Jun, che ha recentemente rassegnato le dimissioni da presidente e direttore di Cheetah Mobile.

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