Xiaomi ha smentito, attraverso il direttore dell’unita di pubbliche relazioni, la notizia secondo cui sarà introdotta a breve una whitelist contenente le applicazioni approvate dalla compagnia cinese.

La notizia era circolata in questi giorni su Weibo, la piattaforma di social network cinese, e dipingeva uno scenario piuttosto inquietante per gli utenti Xiaomi. Sembrava infatti che fosse in preparazione una nuova funzione, destinata almeno inizialmente ai soli smartphone venduti sul territorio cinese, che impediva l’installazione di applicazioni non autorizzate.

L’aggiornamento che conteneva la nuova funzione sarebbe stato obbligatorio e gli utenti che non lo avessero installato sarebbero andati incontro, secondo il rumor, a diverse restrizioni sull’uso dello smartphone. Xu Jieyu, a capo della divisione PR di Xiaomi, ha smentito le voci di corridoio, senza però rilasciare altre dichiarazioni.

La funzione avrebbe comunque potuto avere una certa utilità in Cina, dove il Play Store, così come tutti i servizi Google, è ancora al bando, e dove non è semplice sincerarsi dell’attendibilità delle applicazioni. Diverso è il discorso per gli utenti della versione Globale, che possono contare sulla (relativa) sicurezza dello store di Google, che solitamente è molto rapida a rimuovere le applicazioni potenzialmente dannose.