Sembra che in nomignolo di “Apple della Cina” possa ritorcersi in qualche modo contro Xiaomi, proprio nel momento in cui il produttore cinese sta producendo il massimo sforzo per aprire ai mercati internazionali. Oltre alle ovvie complicazioni logistiche, date dalla lontananza dai mercati occidentali, Xiaomi si trova ad affrontare alcune grane nella registrazione dei propri marchi in Europa.

In particolare l’ufficio europeo delle Proprietà Intellettuali ha negato la possibilità di registrate il marchio Mi Pad, per l’eccessiva somiglianza con iPad, ovviamente registrato da Apple. Secondo la Corte Generale la presenza della sola lettera M non è sufficiente a creare una netta diversità tra i due simboli.

In particolare gli utenti anglofoni tendono a dare al prefisso “mi” lo stesso significato di “my” e lo pronunciano allo stesso modo. È dunque inevitabile che Mi Pad venga pronunciato “mai pad“, decisamente molto simile alla pronuncia “aipad” che identifica il tablet di Apple.

Xiaomi si trova dunque a un bivio: creare un nuovo brand dedicato ai propri tablet o rinunciare alla loro commercializzazione nei paesi occidentali.