Non è filato liscio come l’olio il test di JerryRigEverything su Xiaomi Redmi Note 5, ma buttando un occhio ai prezzi attuali non si può dire sia andato male. L’entry level cinese è passato dalle grinfie dello youtuber per il consueto test di durabilità: scopriamo com’è andato.

Nulla da dire sulla resistenza ai graffi del vetro messo a protezione dell’IPS da 5,99 pollici, assolutamente nella norma al pari della costruzione, un mix che va dal metallo utilizzato per la gran parte delle superfici alla plastica impiegata nella zona delle antenne, per favorire la ricezione dei segnali radio.

Insomma, non si può negare sia stato progettato per appagare il più possibile l’occhio e il tatto, e lo testimonia la superficie esterna del carrellino per SIM e microSD realizzata anch’essa in metallo.

Si poteva fare senz’altro di più sul sensore biometrico, il punto più deludente del test: a differenza di buona parte degli smartphone martoriati da JerryRigEverything, il lettore di Xiaomi Redmi Note 5 non vuole saperne di funzionare con la superficie abrasa.

A dispetto delle apparenze, la prova di piegatura è andata complessivamente bene: certo, il “piccolo” Xiaomi incassa il colpo, ma non al punto da accusare danni permanenti che ne inibiscano il funzionamento. Voi cosa ne pensate?

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