Xiaomi ha iniziato la sua espansione europea in modo ufficiale solamente un anno fa, mentre in America deve ancora approdare ufficialmente: pare quindi difficile pensare a una sua vicina “conquista del mondo degli smartphone” a meno che non si seguano le notizie di questo ambito tutti i giorni. Il CEO della sussidiaria Redmi, Lu Weibing, ha infatti dichiarato e dettagliato il piano dell’azienda per la vittoria.

Non è la Cina il primo paese su cui Redmi punta, bensì l’India, mercato in cui secondo i dati ufficiali avrebbe già conquistato quote di mercato del 10% superiori all’ormai seconda Samsung: un bel risultato, ma non di poco inferiore alle aspirazioni di Weibing, ovvero raggiungere quota 50% del mercato smartphone indiano. Considerando che al momento Redmi ne detiene il 29% non sembra certo un obiettivo semplice, dato che si tratta in pratica di raddoppiare le vendite: l’aspirazione non è però così irrealistica se si guarda al fatto che i primi 10 smartphone più venduti su suolo indiano sono di Xiaomi. Ricordiamo anche il recente risultato di oltre 2 milioni di Redmi Note 7 venduti in pochi mesi solamente in questo territorio e il 50% sembra un traguardo sempre più vicino.

L’espansione dipinta da Lu Weibing non si ferma certo all’Asia però: Xiaomi, soprattutto tramite investimenti su Redmi, vuole naturalmente continuare la propria ascesa in Europa nonostante la distanza dalle tre aziende che si trovano da noi sul podio, Samsung, Apple e Huawei. L’apertura dei Mi Store, il recente e preoccupante ban statunitense di Huawei ed i prezzi spesso esorbitanti delle altre 3 compagnie aiuteranno sicuramente nello scopo. A questi due mercati si aggiungeranno infine quelli sudamericani ed africani, prossima tappa dell’espansione di Redmi che verrà già raggiunta entro quest’anno.