Con Xiaomi Mi 10 Pro il colosso cinese sembra essere definitivamente pronto a sfidare i competitor con un top di gamma di livello assoluto. Se il primo dato che ha impressionato è quello relativo alla fotocamera, la cui bontà andrà però testata sul campo, è importante notare come la crescita di Xiaomi coinvolga anche altri aspetti, come la qualità costruttiva dello smartphone.

Il teardown di Xiaomi Mi 10 Pro

Solitamente questa tipologia di informazioni viene alla luce grazie a siti di terze parti o intraprendenti YouTuber, ma stavolta è proprio Xiaomi a mostrarci con orgoglio l’interno del proprio smartphone. Fin dalla rimozione della cover posteriore in vetro si nota l’enorme cura per i piccoli dettagli.

Nella cover in vero sono infatti presenti due piccoli inserti in schiuma destinati a proteggere il dispositivo in caso di urti o cadute rovinose. Dall’altra parte invece notiamo le bobine per la ricarica wireless e quella per la connettività NFC, mentre i componenti sottostanti sono ricoperti da un foglio termoconduttivo in grafite, in particolare nella zona della scheda madre.

Alle due estremità sono ben visibili gli speaker stereo con una cavità di 1,2 cc per un suono più corposo e in grado di garantire un volume massimo di ascolto doppio rispetto alla generazione precedente. La scheda madre è a doppio strato, con una scheda più piccola fissata al di sopra di quella principale, per lasciare spazio sul lato destro alla grande batteria da 4.500 mAh.

Una volta rimossa quest’ultima è possibile vedere il lettore ottico di impronte, situato al di sotto del display. I sensori della quadrupla fotocamera posteriore dispongono di una protezione che alloggia anche il flash LED e il modulo per la messa a fuoco laser, molto utile con una luminosità ridotta.

Il grande sensore da 108 megapixel troneggia al centro del gruppo ed è circondato dagli altri tre sensori disposti in maniera verticale. sul lato opposto troviamo la fotocamera frontale, che sfrutta un foro nel display per catturare la luce. Innovativa anche la presenza di un sensore di luminosità a 360 gradi, che misura la luce sia nella parte frontale che in quella posteriore per ottenere un dato più attendibile e regolare la luminosità dello schermo in maniera ottimale.

La scheda madre di Xiaomi Mi 10 Pro

Il pezzo forte di Xiaomi Mi 10 Pro è ovviamente la scheda madre principale, che alloggia il nuovo chip WiFi 6, lo Snapdragon 865 con il suo modem 5G, le memorie (RAM LPDDR5 e storage di tipo UFS 3.0) e il resto della circuiteria. Tra gli altri componenti spicca un motore di vibrazione lineare sull’asse X che occupa uno spazio ridotto, a tutti vantaggio del sistema di dissipazione del calore.

È proprio la parte di protezione termica a testimoniare la qualità del design, con numerose soluzioni all’avanguardia. Oltre a un ricco parco di sensori, che rileva la temperatura nei punti chiave e permette al dispositivo di controllare e regolare, grazie all’intelligenza artificiale, le varie tensioni, troviamo una camera di vapore che occupa ben 3.000 millimetri quadrati, una struttura in grafite a 6 strati, numerosi fogli di rame e gel termoconduttivo.

Una vera e propria meraviglia della tecnologia, che purtroppo nessuno avrà modo di ammirare.