Nel corso della festa annuale, che si è svolta oggi a Pechino, il CEO e co-fondatore di Xiaomi Lei Jun ha delineato la strategia per i prossimi cinque anni, che saranno caratterizzati da investimenti pari a 10 miliardi di yuan, circa 1,28 miliardi di euro.

Due i punti focali della strategia, smartphone e AIoT, un particolare acronimo che unisce le sigle AI e IoT, due dei settori dove Xiaomi ha investito pesantemente negli ultimi anni. Escludendo smartphone e portatili, Xiaomi può contare sulla più grande piattaforma IoT consumer al mondo, con oltre 132 milioni di dispositivi intelligenti, e oltre 20 milioni di dispositivi attivi al giorno.

Gli smartphone continuano a essere uno dei punti di forza di Xiaomi, con qualità e innovazione su tutto, grazie anche alla separazione del brand Redmi che da ieri, con la presentazione di Redmi Note 7, ha iniziato a camminare con le proprie gambe. Pur avendo confermato che Redmi è al lavoro su un top di gamma, Lei Jun conferma che il brand si concentrerà sullo sviluppo di smartphone economici ma di qualità, mentre Mi andrà a rafforzare la propria presenza nella fascia medio alta e in quella alta del mercato.

Il tutto senza scordare i brand Black Shark, POCOPHONE e Meitu, che saranno utilizzati per raggiungere specifici target di mercato. Lei Jun è inoltre convinto che non appena gli smartphone 5G diventeranno popolari, la domanda di smartphone tornerà a crescere parecchio anche in Cina, un mercato dove il tasso di penetrazione degli smartphone è decisamente elevato, rendendo il mercato saturo.

Lei Jun ha voluto parlare delle qualità fotografiche di Redmi Note 7, ottenute grazie a un sensore Samsung GM1 da mezzo pollice. Le cose si fanno molto interessanti in caso di scarsa illuminazione, quando il sensore unisce 4 pixel adiacenti per aumentare la qualità degli scatti notturni, utilizzando lo stesso algoritmo messo a punto con Xiaomi Mi MIX 3, che permette di scattare foto notturne di altissima qualità senza bisogno di uno stabilizzatore.

Redmi avrebbe voluto essere la prima a utilizzare il nuovo sensore Samsung da 48 megapixel, ma ha preferito arrivare “tardi” pur di ottimizzare l’algoritmo della fotocamera per ottenere risultati in gradi di surclassare la concorrenza. Tutto questo ricordando che, in Cina, bastano meno di 130 euro per portarsi a casa un Redmi Note 7.