L’infrastruttura tecnologica alla base delle telecomunicazioni si basa molto probabilmente su apparecchiature di proprietà di HuaweiEricsson Nokia. Questi tre colossi sono quelli che permettono ai nostri smartphone di agganciare il segnale radio e navigare su Internet (ovviamente si parla di connessione cellular, non Wi-Fi) e di ricevere/fare chiamate.

In queste ore Vodafone ha iniziato la fase di collaudo di una nuova tecnologia pensata per abbattere i costi e ridurre lo strapotere delle aziende sopracitate. Vodafone OpenRAN, nata dalla collaborazione fra l’operatore telefonico e Intel, si occupa di standardizzare tutto l’iter di progettazione hardware (antenne radio) e software delle telecomunicazioni.

Vodafone OpenRAN ha già superato la fase di test in selezionati laboratori sparsi in Sudafrica ed già implementata in Turchia. OpenRAN permette la navigazione in 2G e 4G sia in aree urbane che rurali. La strategia di Vodafone sarebbe quindi quella di coprire il bacino di utenti che si trova in zone con scarsa copertura, dove magari altri operatori non riescono ad arrivare, per poi arrivare a coprire zone via via più abitate.

Oltre ai paesi sopracitati, Vodafone OpenRAN è già divenuta realtà in Europa con il lancio in più di 12o aree rurali e abitate in Inghilterra. Oltre a minare minare lo strapotere di Huawei – che già di suo deve sottostare al ban americano per il suo 5G negli USA -, di Nokia ed Ericsson, Vodafone OpenRAN dovrebbe anche abbassare la soglia economica di accesso a connessioni dati.

Resta da vedere come, se e quando la nuova tecnologia Vodafone farà la sua apparizione anche nel nostro Paese.

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