Per dar seguito agli obblighi previsti dalla legge 172/2017, con la quale lo Stato italiano obbliga gli operatori telefonici a tornare alla fatturazione mensile, nei prossimi giorni vedremo i primi cambiamenti, a partire da Vodafone. L’operatore rosso infatti passerà alla cadenza mensile dei rinnovi e della fatturazione ma, dopo la recente delibera dell’AGCM che una importante novità.

L’Antitrust ha infatti ravvisato un comportamento illecito da parte degli operatori che si sarebbero coordinati in segreto per mantenere i privilegi economici acquisiti con il passaggio alla fatturazione quadri settimanale. Vodafone in particolare aveva annunciato rincari dell’8,6% al mese, ricordando che la spesa annuale non sarebbe cambiata.

Secondo l’Autorità competente infatti il totale annuo non è mai stato utilizzato nella descrizione delle offerte commerciali ed è solo il frutto di una decisione comune degli operatori che sono stati prontamente richiamati all’ordine. Vodafone ha prontamente risposto alla delibera annunciando ai propri clienti che dal 25 marzo, con il passaggio alla fatturazione mensile, non ci sarà alcun aumento.

Sembra dunque che la tirata d’orecchie, che potrebbe comunque tradursi in qualcosa di più serio dopo che le indagini saranno concluse, stia dando i suoi frutti e che i clienti Vodafone non dovranno sborsare soldi in più per avere gli stessi contenuti. In ogni caso l’operatore sottolinea che, non essendoci modifiche ai costi di rinnovo, non è prevista la possibilità di esercitare il diritto di recesso gratuito. Chi lo avesse già fato valere sarà ricontattato dal call center per gestire la questione.

Non ci resta che attendere la reazione degli altri operatori, che potrebbero presto adeguarsi al comportamento di Vodafone e cancellare gli aumenti.

Vai a: Migliori offerte telefoniche di TIM, Tre, Vodafone e Wind | marzo 2018