Alcuni network distributori di inserzioni pubblicitarie hanno trovato il modo di distribuire video promozionali nascondendoli dietro alle normali richieste di banner pubblicitari fatti dalle applicazioni Android: gli sviluppatori di app quindi non possono farci assolutamente nulla.

Questa truffa ricorda molto quella legata alle criptomonete, ovvero quella che rende lo smartphone del malcapitato utente un dispositivo dedicato al mining della valuta digitale, operazione che utilizza intensivamente le risorse computazionali dei nostri piccoli computer tascabili e ne esaurisce velocemente la batteria, facendoli al contempo scaldare in modo pericoloso; tutto ciò succedeva semplicemente scaricando un’applicazione o andando su una pagina web non troppo benevole.

Anche nel caso dei video pubblicitari nascosti gli effetti sono simili, dato che le applicazioni colpite vengo sostanzialmente inondate da video non richiesti dai loro sviluppatori e quindi gli utenti si ritrovano a lamentarsi dell’eccessivo dispendio energetico. Il fatto preoccupante è che ne sono colpiti anche gli stessi network pubblicitari poiché questi video vengono “iniettati” nelle applicazioni da persone che lavorano in network ancora più grandi con cui cooperano. Questa pratica fraudolenta viene già denominata come “in-banner video ads” ed alcune compagnie pubblicitarie hanno già rivelato che vale decine di milioni di dollari al mese.