I “cacciatori” di Trend Micro hanno scovato una serie di app distribuite sul Google Play Store e scaricate milioni di volte il cui scopo sarebbe dovuto essere quello di accrescere la bellezza dei selfie.
In realtà, sotto sotto, erano collegate ad una serie di server ai quali inviavano gli scatti e dai quali si rifornivano delle pubblicità aggressive che infestavano gli smartphone degli utenti. Parliamo al passato perché Google ha già provveduto a rimuovere dal Play Store le app in questione.
Che erano capaci di rendere molto difficile la vita ai malcapitati: una volta installate non apparivano nella lista delle app e dunque erano difficilmente disinstallabili, e causavano la comparsa di annunci pubblicitari aggressivi (a volte pornografici, come hanno scoperto gli uomini di Trend Micro) in qualsiasi frangente di utilizzo dello smartphone, anche nella schermata di blocco.
Le app che invece promettevano di rendere i selfie più belli, in realtà, li mandavano ai server – magari rimpinguando i book dei malintenzionati a cui servivano per aprire dei profili social falsi – e non restituivano alcuna immagine migliorata. Una truffa, pericolosa, in piena regola: occhi sempre bene aperti a ciò che scaricate!