Continua la “telenovela” legata alla fatturazione a 28 giorni, con la quale i gestori di telefonia hanno sostanzialmente introdotto una tredicesima mensilità senza dichiarare con chiarezza il relativo aumento per gli utenti finali.

Il TAR ha deliberato in merito al ricorso presentato da TIM, che si opponeva alla sanzione da oltre un milione di euro comminata dall’AGCOM con la delibera 499/17/CONS. In sostanza il Tribunale Amministrativo Regionale non condivide la tesi di TIM secondo cui l’Autorità avrebbe agito senza fondamento, riconoscendo di fatto la legittimità di quanto deciso dall’AGCOM.

Dovrà però essere rivalutata la sanzione, visto che per il calcolo della multa è stato applicato il presidio sanzionatorio approvato successivamente alla violazione. AGCOM si è dunque vista annullare la sanzione da 1,16 milioni di euro e dovrà ricalcolare l’importo sulla base dei massimi edittali vigenti all’epoca del fatto.

Per TIM si può dunque parlare di sconfitta, che sarà mitigata da una sanzione di entità minore rispetto a quella iniziale, visto che il ricorso è stato giudicato improcedibile.