Ricarica+ di TIM, già oggetto di lamentele, non è gradita dagli utenti e nemmeno dall’Unione Nazionale Consumatori (UNC). Quest’ultima ha infatti chiesto all’Antitrust di indagare.

Come abbiamo visto nelle scorse settimane, TIM ha introdotto i tagli di Ricarica+ da 5 e 10 euro, che includono rispettivamente 4 e 9 euro di traffico: nonostante nella ricarica vengano inclusi minuti e GB e la possibilità di partecipare a concorsi, la cosa ricorda “pericolosamente” i costi per le ricariche telefoniche di anni fa.

Ricarica+ ha preso il posto delle ricariche tradizionali in alcuni contesti, negozi fisici compresi. Il taglio da 5 euro di Ricarica+ è disponibile dallo scorso marzo per tutti i canali di vendita, quello da 10 nei negozi TIM o presso edicole, bar e tabacchi abilitati, mentre i tagli di ricarica tradizionali restano disponibili nei canali online (sito e app MyTIM).

Per l’Unione Nazionale Consumatori il problema va oltre la scarsa trasparenza nei confronti degli utenti e sfida i traguardi raggiunti per tutelare questi ultimi:

Dopo dodici anni dall’abolizione dei costi di ricarica alcuni consumatori denunciano TIM di averli ripristinati.”

Secondo il comunicato diffuso, TIM starebbe dunque riproponendo i costi di ricarica tanto odiati ai tempi: se così fosse, per il Presidente dell’UNC, Massimo Dona, si tratterebbe di una “vera indecenza”. Proprio per questo motivo ha deciso di depositare una segnalazione contro TIM all’Antitrust.

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